SETTIMO BAISI
Cronaca

"Sanità, non si può abbandonare la montagna"

La Cgil, per voce di Elena Strozzi, invita l’Ausl a rivedere i suoi piani dopo la chiusura della Guardia medica a Casina e Busana

"Sanità, non si può abbandonare la montagna"

"Sanità, non si può abbandonare la montagna"

Il taglio del 50% dei punti di Guardia medica in montagna (passati da 4 a 2), disposto dall’Ausl con decorrenza 2 ottobre 2023, continua ad essere oggetto di discussioni e polemiche tra politica e sindacato su quella che sarà la nuova organizzazione sanitaria, che non arriva, con conseguenti disagi per le popolazioni, soprattutto del comune di Ventasso.

"Sulla riorganizzazione del sistema di emergenza-urgenza che ha visto il suo avvio nel mese di ottobre con la riorganizzazione della continuità assistenziale, cioè della Guardia Medica, c’è ancora molto da fare". Lo afferma in una nota, Elena Strozzi, membro della segretaria Cgil, preoccupata in particolare per la mancanza di copertura della zona montana, passata da quattro punti di Guardia medica (Castelnovo Monti, Busana, Casina e Villa Minozzo) a due, attive le sole sedi di Castelnovo e Villa Minozzo, lasciando scoperto territorio fragile.

"Pur comprendendo che a fronte della cronica carenza di personale medico l’Azienda sanitaria abbia cercato di razionalizzare le risorse - afferma Elena Strozzi - abbiamo in più occasioni sollecitato la stessa a rivedere l’attuale assetto in quanto un territorio così vasto, e a tratti disagiato, necessita di maggiori attenzioni e non di essere abbandonato. La valorizzazione delle aree interne e dei territori montani è uno degli obiettivi regionali, non si comprende come si possa evitare lo spopolamento di queste aree andando a ridurre servizi essenziali, come la sanità di prossimità e quella della continuità assistenziale".

Secondo la sindacalista, c’è il rischio che non venga garantita la stessa efficacia di intervento su tutto il territorio provinciale producendo iniquità e differenze. "Sappiamo che è in atto una trasformazione radicale del sistema di gestione dell’emergenza sanitaria, - conclude la Strozzi – si cui non vanno sottovalutati i possibili risvolti positivi, per garantirne l’efficacia non si può lasciare indietro nessuno, ciò non può essere tollerato".

Interviene anche Paolo Ruffini, coordinatore Pd Appennino reggiano il quale afferma in una nota: "Il 15 dicembre scorso abbiamo partecipato a Cervarezza all’incontro con i sindaci dell’Unione e la dirigenza Ausl sul problema della carenze nel comune Ventasso in merito all’assistenza sanitaria e guardia medica. Da quello che è maturato nella discussione, abbiamo sperato che dal giorno dopo si iniziasse un percorso di superamento dei ritardi e si dotasse quel territorio dei servizi necessari. Dopo tre settimane dobbiamo constatare che nulla è stato fatto in un luogo di presenza turistica, almeno così ci risulta. Il sindaco di Ventasso, Enrico Ferretti, che cosa ha fatto nel frattempo per difendere i diritti delle propria popolazione? Se a giugno non si era accorto di votare una decisione che di fatto avrebbe messo in difficoltà il suo comune, ora si è accorto che i suoi concittadini sono sottoposti a maggiori disagi? Non vorremmo ci rispondesse che non ci sono né medici né soldi. Si dia da fare il sindaco Ferretti, chieda al suo partito di impegnarsi a mettere più fondi nella sanità, per la quale con la recente manovra si è invece stanziata una cifra del tutto insufficiente. Se Ferretti non ha il coraggio di mobilitarsi per portare a casa risultati per i suoi cittadini, cosa ci sta a fare?".

Replica al coordinatore Dem il consigliere regionale della Lega Gabriele Delmonte che, considerato l’intervento di Ruffini puramente politico e fine a se stesso, si chiede il perchè di queste richieste al sindaco Ferretti e non alla Regione Emilia-Romagna. "I sindaci – ricorda Delmonte – hanno infatti votato per una riorganizzazione provinciale generale che ha previsto di mantenere, tra le altre cose, l’auto medica e il pronto soccorso h24 a Castelnovo Monti. Le ulteriori decisioni, pensiamo a Busana e Villa Minozzo, sono state rimandate a una successiva conferenza di distretto. Conferenza mai avvenuta. che si vanta di avere la migliore sanità".