Santabarbara delle griffe. Una condanna e un rinvio. Hugo Boss risarcita

A processo due uomini che detenevano 3.161 articoli contraffatti. Tra i prodotti, anche accessori, profumi, vestiti e medicinali.

Santabarbara delle griffe. Una condanna e un rinvio. Hugo Boss risarcita

Santabarbara delle griffe. Una condanna e un rinvio. Hugo Boss risarcita

Autentici falsi. Abiti, scarpe, occhiali da sole, borsette e profumi. Su oltre tremila capi di abbigliamento e accessori - per l’esattezza 3.161 articoli - erano stati apposti segni ed elementi contraffatti. Lo scoprì la guardia di finanza di Bologna durante una perquisizione che scattò a Campagnola il 9 novembre 2021 nel casolare di strada comunale per Reggiolo 2: di aver detenuto quel materiale, allo scopo di venderlo, sono stati chiamati a rispondere Costanzo Sanna, ex carabiniere 60enne coinvolto in altre inchieste, residente a Reggiolo, nella cui disponibilità risultava quel podere, e Giuseppe Cariati, 26enne originario di Cirò Marina (Crotone). Sono numerose, italiane e straniere, le griffe i cui simboli erano stati apposti in modo illecito su quegli articoli. E una di loro, la Hugo Boss, casa di moda con sede in Germania, ha deciso di costituirsi parte civile affidandosi all’avvocato Giuseppe Benassi. Nel decreto di citazione a giudizio firmato dal pubblico ministero Giulia Galfano, le altre aziende che figurano come parti offese in quanto titolari dei marchi contraffatti sono Dolce&Gabbana, Tommy Hilfinger, Guerlain, Kenzo, Givenchy, Dior, Ralph Loren, Palm Angels, Off-white, Nike Italy, Dsquared, Calvin Klein, Ss Polo Assn, Balenciaga, Luis Vuitton, The North face, Burberry, Chanel, Armani, Versace, Lacoste, Adidas, Supreme, Stone island, Moncler, Prada, Gucci, Fendi e Bulgari. Per questi prodotti, i due uomini sono stati accusati di due reati: introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi; ricettazione. Quel giorno i militari del nucleo di polizia economico-finanziaria di Bologna raggiunsero il casolare nella disponibilità di Sanna, a Campagnola: dentro trovarono Cariati, che disse di avere disponibilità della casa perché concessa da Sanna. Quest’ultimo riferì che Cariati era ospite perché amico di suoi conoscenti e in cerca di lavoro. Durante l’udienza predibattimentale davanti al giudice Matteo Gambarati, ieri Cariati, difeso dall’avvocato Francesco Bastone, ha scelto il rito abbreviato. Per lui il pm ha poi chiesto un anno di pena. Il giudice lo ha assolto dall’accusa di introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi, mentre lo ha riconosciuto responsabile di ricettazione degli articoli di moda e della detenzione dei farmaci, condannandolo a 1 anno e 5 mesi e al risarcimento danni di tremila euro a Hugo Boss. Sanna, assistito dall’avvocato Liborio Cataliotti, è stato invece rinviato a giudizio. L’ex militare fu condannato in primo grado nel febbraio 2023 a 8 anni e 2 mesi per narcotraffico, nel rito abbreviato scaturito dall’operazione ‘Maffi’, condotta dalla finanza di Bologna, su un sodalizio che importava cocaina dal Sudamerica passando per i Paesi Bassi e poi approdare alla Bassa reggiana. Sempre nella stessa data, il 9 novembre 2021, nel casolare di Campagnola furono scoperti anche 41,5 chili di cocaina e 43,5 chili di hashish. Ora su questo filone giudiziario è in corso il processo in Appello.