"Scuole e salute, qui siamo in difficoltà"

Predieri lancia l’allarme: "Con il ritorno delle pluriclassi i plessi sono a rischio. Mancano anche i medici di base: disagi per gli anziani"

"Scuole e salute, qui siamo in difficoltà"

"Scuole e salute, qui siamo in difficoltà"

Parte da due temi essenziali per questi territori, all’inizio del 2024, la Sinistra Italiana della montagna, referente Thomas Predieri: il futuro delle scuole montane alla luce del ricalcolo del numero minimo di studenti per ogni istituto comprensivo con il ritorno delle ‘pluriclassi’ ossia quanto di meno indicato affinchè l’istruzione possa esistere; e l’altra problematica di cui si è occupata Sinistra Italiana, quella del diritto alla salute in montagna, con particolare riferimento alla chiusura del punto nascite dell’ospedale Sant’Anna e l’assenza in territori di medici di base. La Sinistra Italiana fa riferimento a uno studio realizzato nel corso del 2023 sul futuro delle scuole della montagna alla luce del ricalcolo del numero minimo di studenti per ogni istituto comprensivo. Il tema ancora aperto in realtà è proprio quello delle pluriclassi che mette a rischio i plessi scolastici, con il pericolo di chiusura, a seguito del calo di alunni. Oltre ad alcune considerazioni positive in campo educativo, è emerso che per i docenti esistono difficoltà che si sono rivelate costanti nel tempo e nella comparazione tra contesti differenti tra loro. Gli insegnanti delle pluriclassi hanno in genere la percezione di dover lavorare di più rispetto ai colleghi delle classi standard e il sovraccarico diviene causa di uno stress professionale che impatta negativamente sulla qualità dell’insegnamento. La progettazione didattica viene associata a un’elevata complessità per la necessità di differenziare gli oggetti culturali, gli obiettivi di apprendimento, le strategie e i materiali didattici in funzione dei diversi gradi che compongono la pluriclasse. A questo si aggiunge la mancanza di materiale didattico adatto a queste diverse realtà in aula. L’altra enorme problematica è quella del diritto alla salute in montagna, che non si riferisce solo alla chiusura del punto nascite di Castelnovo Monti, ma anche all’assenza di medici di base per alcuni territori dei comuni dell’Appennino reggiano. Il problema sicuramente è legato alla complessità di un sistema che agisce su più momenti della formazione del medico e del suo avviamento alla carriera, che al contempo, secondo Predieri, senza risposte politiche adeguate, è finito per danneggiare tutta la cittadinanza, in particolare la più disagiata della montagna. Le reciproche accuse dei partiti politici non aiutano a risolvere il problema della salute che pesa soprattutto sulle persone anziane che in montagna sono tante. Il referente locale di Sinistra Italiana, Thomas Predieri conclude: "Oggi possiamo dire che siamo già in dirittura di arrivo per l’apertura di un circolo del partito, a dimostrazione che avere un politico locale all’interno degli organi nazionali e in diretto contatto con parlamentari della Repubblica è un punto che ci valorizza molto. La Sinistra Italiana in montagna, in maggior numero donne e con un’età media che si aggira attorno ai 35 anni, è la dimostrazione che i giovani hanno voglia di politica e di esserne protagonisti".

Settimo Baisi