"Se c’è volontà politica, si può ancora fare"

Carlo Baldi, sostenitore dell'insediamento dell'università nell'ex Banca d'Italia a Reggio Emilia, esprime delusione per la scelta di investire altrove. Spera che il progetto possa essere ripreso in futuro con il sostegno della prossima Amministrazione comunale.

"Se c’è volontà politica, si può ancora fare"

"Se c’è volontà politica, si può ancora fare"

"Ci credevo molto e fin dall’inizio mi misi in moto per portare l’ateneo a insediarsi nell’ex Banca d’Italia. Sarebbe una grande collocazione". Carlo Baldi, noto per essere il ‘padre’ dell’università reggiana sposa la causa del professor Alberto Cadoppi ("Sono d’accordo con lui su quanto ha detto, ho sempre visto di buon occhio il collocamento del pro-rettorato nel centro storico che può beneficiarne in termini di vivacità e non solo", dice il commercialista) lanciata sulle colonne del Carlino lunedì scorso. Nell’incontro con il rettore Carlo Adolfo Porro per visitare l’edificio di piazza Martiri del 7 Luglio c’era anche Baldi (nella foto). "L’università era interessata a questa ipotesi – racconta – L’ha esaminata e ci ha riflettuto. Poi però evidentemente si è preferito investire altrove", riferendosi all’operazione del Parco Innovazione alle rigenerate ex Officine Reggiane.

Baldi però non ripone le speranze: "Non ho sentito nessuno dell’università, ma credo che per il momento sia un progetto accantonato. Poi chissà, spero che il discorso possa riaprirsi in futuro con la prossima Amministrazione comunale. Siamo ancora in tempo, perché l’università reggiana è ancora un bambino che cresce".

I candidati sindaci infatti – su tutti il favorito alle elezioni, Marco Massari del centrosinistra – sul nostro giornale si sono detti favorevoli all’ipotesi di un utilizzo dell’ex Bankitalia. Baldi però non si sbilancia: "Ci vuole una volontà politica. Vedremo chi sarà il prossimo sindaco. Le parole non bastano, servono i fatti e una programmazione puntuale specifica".

dan. p.