Sessant’anni di storia tedesca

Lo spettacolo "La Pietra" al Teatro Piccolo Orologio racconta la storia di una casa a Dresda e le sue vicende legate alla storia tedesca. Un confronto con l'identità e i segreti sepolti nel giardino. Incontro di approfondimento con storico e psicologo dopo lo spettacolo.

Sessant’anni di storia tedesca

Sessant’anni di storia tedesca

Si intitola "La Pietra", lo spettacolo in scena stasera alle 19,30 – con repliche domani, venerdì e sabato alle 21, oltre che domenica alle 19 – al Teatro Piccolo Orologio di via Massenet, dal testo di Marius von Mayenburg, traduzione di Roberta Cortese, per la regia di Manuel Renga, con Ludovica Baiardi, Maria Canal, Luca Cattani, Cecilia Di Donato, Sara Dho, Elisabetta Torlasco, produzione del Centro MaMiMò.

1935: una giovane coppia tedesca acquista una casa da una famiglia ebrea a Dresda, in Germania. 1953: la figlia della coppia scopre in casa una pietra, simbolo del passato violento della casa. 1978: dopo una fuga a ovest, la famiglia reclama ciò che le spetta di diritto. 1993: la casa torna in loro possesso. Lo spettacolo segue le vite degli abitanti della casa di Dresda, nel confronto con la propria identità e allo stesso tempo la Grande Storia che viene reinterpretata. Quando la casa passa da un proprietario all’altro e da una generazione all’altra, i segreti sepolti nel giardino vengono inesorabilmente a galla. A 75 anni dalla fondazione della Repubblica Federale Tedesca e a 35 anni dalla caduta del Muro di Berlino, vengono raccontati echi e riverberi creati da sessant’anni di storia tedesca, fra violenze, fughe rocambolesche, segreti e oggetti sepolti. Dopo lo spettacolo di stasera previsto un incontro di approfondimento con lo storico Mirco Carattieri, il docente di psicologia sociale Luca Caricati, con il dibattito moderato da Clizia Riva.

a.le.