Si ritrovano i volontari della prima Croce Rossa

Dopo 56 anni l’adunata alla Rosta. "Lettighe bucate coperte col nastro adesivo"

Si ritrovano i volontari della prima Croce Rossa

Si ritrovano i volontari della prima Croce Rossa

Correva l’anno 1968 quando, riconoscendosi nei 7 principi della Croce Rossa, un gruppo di persone unite dalla volontà del “fare” diedero vita al servizio ambulanze CRI a Reggio Emilia.

"Dall’aiuto di tutti, l’aiuto a tutti": con queste parole Giuseppe Vasirani, chiamò a sé un primo gruppo di persone laiche o di fede e assieme, a Reggio, fondarono il Corpo Volontari della Croce Rossa di Reggio Emilia.

Sabato scorso presso il Centro Sociale della Rosta Nuova - gestito dal figlio di uno dei protagonisti di questa avventura, Zeo Guidetti, ex volontario CRI, assieme al notissimo fratello Antonio – circa 50 pionieri volontari CRI (qualcuno ancora in servizio attivo!) si sono ritrovati per ricordare i vecchi tempi.

"Avevamo autolettighe militari color marrone con i buchi nella carrozzeria, li nascondevamo con il nastro adesivo da imballo dello stesso colore…" ricorda con lo sguardo rivolto a quei tempi, Armando Gobbi, il primo capo-posto nella storica sede di via Don Zefferino Jodi poi trasferita in viale Timavo dove ora sorge un supermercato.

Momenti di vera commozione quando al Comandante Giuseppe Vasirani e al primo capo-posto Armando Gobbi sono stati attribuiti gli applausi dei Volontari storici della CRI reggiana e ricordato i tanti amici volontari che purtroppo "sono andati avanti" come si dice in gergo alpino. Ad Armando Gobbi, è stata inoltre consegnata la riproduzione di una foto del 1970, con dedica, che lo ritrae impegnato nella gestione dei mezzi, firmata da tutti i presenti.

Durante e dopo il pranzo non sono mancati momenti di allegria grazie al mitico ex volontario CRI Antonio Guidetti , con l’accordo di ritrovarci il prossimo anno.