"Sono d’accordo, la cittadinanza ad Assange è sbagliata"

Questo articolo esamina la controversia sulla cittadinanza onoraria conferita da un Consiglio Comunale a Julian Assange. Il Direttore risponde alle lettere di contrarietà con una replica non polemica, ma il Comitato Free Assange non riceve alcuna replica.

Leggo una lettera di Giancarlo Gamberini in cui si dichiara di vergognarsi per la cittadinanza onoraria conferita dal Consiglio Comunale a Julian Assange. Mi permetta di esprimere la mia completa adesione alla lettera. Leggo poi sul Carlino del 5 gennaio la replica del Comitato Free Assange. Come ho scritto nel settembre scorso, chiederei al Comitato: dice loro nulla il fatto che Assange abbia pubblicato centinaia di migliaia di file imbarazzanti per gli Usa e mai, mai nessuno imbarazzante per la Russia? Dice loro nulla che Assange abbia lavorato a lungo per il canale televisivo “Russia Today” notoriamente controllato dal Cremlino? Inoltre se il sottoscritto e Gamberini manifestano contrarietà alla cittadinanza conferita ad Assange, il Direttore risponde alle lettere in modo polemico; se, viceversa, scrive il Comitato pro Assange, nessuna replica da parte del Direttore. Identità di vedute?

Fulvio Camellini, PSI Reggio

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Non mi farò tirare dalla giacchetta, non sono un ultras. Soprattutto dopo aver dato spazio a tutte le opinioni, come la sua. Ho replicato non in modo polemico al signor Gamberini dicendo che sì, alcune cose pubblicate da Assange erano troppo delicate, altre invece imbarazzanti per le democrazie occidentali. Ma che questo in ogni caso non vale 175 anni di prigione. Se non sa leggere le sfumature, le consiglio l’ottica Rivi di piazza San Prospero.

Saverio Migliari