Sospesa la vigilanza dinamica all’Isolato San Rocco. Si lavora al protocollo anti-rapina coi commercianti

Il prefetto ha revocato la vigilanza dinamica sotto l'Isolato San Rocco, spostando le forze di polizia alla zona stazione. Commercianti segnalano un aumento della microcriminalità. Si discute l'implementazione di un protocollo antirapina su base nazionale a livello provinciale.

Sospesa la vigilanza dinamica all’Isolato San Rocco. Si lavora al protocollo anti-rapina coi commercianti

Sospesa la vigilanza dinamica all’Isolato San Rocco. Si lavora al protocollo anti-rapina coi commercianti

Il prefetto Maria Rita Cocciufa ha sospeso la vigilanza dinamica delle forze di polizia sotto l’Isolato San Rocco che era stata disposta a gennaio dopo i fatti della notte di Capodanno quando si verificano episodi di vandalismo sotto la galleria, da parte delle bande giovanili che imperversavano nella zona. Una decisione presa dieci giorni fa in uno dei tavoli del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, supportata anche dai numeri portati da questura e comando provinciale dei carabinieri secondo i quali gli episodi si sono praticamente azzerati. Così si è scelto di destinare agenti e militari impegnati in quei servizi alla zona stazione per rafforzare e potenziare i controlli. Qualche commerciante dell’Isolato ha storto il naso e segnala già un ritorno di microcriminalità e degrado, tra cui un gruppo di ragazzini che l’altro giorno ha esploso dei petardi sotto la galleria.

Intanto ieri in prefettura si è riunito nuovamente il tavolo del Cosp alla presenza dei vertici delle associazioni di categoria provinciali Confcommercio e Confesercenti con le quali è stato esaminato il protocollo quadro di video-allarme antirapina stipulato dal ministero dell’Interno nel febbraio scorso. Le forze dell’ordine – fa sapere una nota della prefettura – pur sottolineando come le rapine siano in calo nel territorio provinciale, hanno rappresentato l’estrema utilità di questo strumento. Nei prossimi giorni verrà approfondita la possibilità di declinare sulla realtà provinciale il protocollo nazionale, arrivando a stipularne uno che tenga conto delle peculiarità di questo territorio, con una cabina di regia ad hoc istituita in prefettura".

dan. p.