Sosta, appalto Tea in scadenza

La nuova amministrazione comunale di Reggio dovrà affrontare la gara d'appalto per rinnovare il contratto della sosta con il Consorzio Tea, che scade quest'anno. Il contratto attuale prevede servizi come la manutenzione degli stalli e il trasporto scolastico, con un canone annuo di 650.000 euro. Alcuni introiti delle strisce blu vengono utilizzati per i Minibù. Possibile introduzione di parcheggi a pagamento in futuro.

La nuova amministrazione comunale di Reggio che sarà eletta il prossimo giugno ha già un’incombenza da affrontare. È la gara d’appalto per rinnovare il contratto della sosta oggi in essere con il Consorzio Tea, che riguarda le aree pubbliche e quelle nei dintorni dell’ospedale, alcune delle quali di proprietà dell’azienda sanitaria. È quanto emerso dalla commissione “Assetto e uso del territorio” che, nella sua 118esima riunione di venerdì sera, ha risposto ai quesiti posti a novembre del 2023 dal gruppo di Alleanza civica, rappresentato dal consigliere Filippo Ferrarini. Come spiegato dal dirigente Paolo Gandolfi, il contratto con Tea, firmato nel 2015, scadrà alla fine dell’anno in corso e pone in campo al gestore una serie di servizi: manutenzione stalli, trasporto scolastico (che viene “alimentato” dai proventi dei parcheggi) e gestione delle ztl (compresi i permessi) e del servizio di bike sharing. Al netto dei costi sostenuti per queste attività il consorzio Tea versa al Comune un canone di 650.000 euro l’anno, di cui circa 150.000 sono poi riversati da piazza Prampolini al Santa Maria, a titolo di remunerazione della sosta sulle aree di proprietà dell’ospedale. Al consigliere Ferrarini, che ha chiesto conto della destinazione degli introiti delle strisce blu, Gandolfi ha risposto che per la maggior parte sono utilizzati per ripagare Seta dei biglietti “gratuiti” che i cittadini utilizzano quando si muovono da parcheggi scambiatori al centro storico con i Minibù. Sulla possibilità che i parcheggi di via Cecati e della Polveriera siano messi a pagamento, Gandolfi evidenzia che questa previsione era contenuta nel piano della mobilità del 2008 e ribadita nel suo “successore”, il piano urbano della mobilità sostenibile approvato dai consiglieri nel 2023. Per il dirigente le nuove aree di sosta a pagamento andranno previste nella prossima gara o, in caso di un contratto di sosta già stipulato, comporteranno la sua rimodulazione.