Tecnosuperiore chiede tempo ai creditori

Ma resta il nodo dei mancati salari di novembre, dicembre e tredicesima. Il sindaco: "Prima di pensare al futuro saniamo i conti del passato"

Tecnosuperiore chiede tempo ai creditori

Tecnosuperiore chiede tempo ai creditori

La proprietà della ditta Tecnosuperiore di Gualtieri ha depositato al tribunale di Reggio una richiesta per fissare il termine per il deposito della domanda di omologazione di un accordo di "ristrutturazione". La procedura prevede la presentazione ai creditori di una proposta negoziale, supportata da un piano economico-patrimoniale e finanziario in via di definizione che, in caso di accettazione dei creditori, potrà essere omologati dal tribunale. E proprio il tribunale, a metà dicembre, ha ammesso l’azienda alla procedura, concedendo i termini di legge per poter presentare la domanda di omologazione dell’accordo di "ristrutturazione dei debiti" e nominando il dottor Alberto Petroni come commissario giudiziale. "L’advisor finanziario incaricato dalla società – specificano i dirigenti dell’azienda gualtierese – ha in corso la predisposizione delle linee guida del piano, che sarà presentato al più presto ai creditori". Intanto, nei giorni scorsi si è svolto un incontro con rappresentanti della proprietà aziendale, sindacati e autorità pubbliche locali. L’azienda ha garantito l’intenzione di investire risorse importanti proprio per rilanciare l’attività allo stabilimento di Gualtieri. E per farlo ha bisogno del consenso dei creditori. L’accettazione della "ristrutturazione", infatti, permetterebbe alla Tecnosuperiore di evitare l’ostacolo di possibili ingiunzioni di pagamento, che rischierebbero di rallentare il piano industriale e relativi investimenti. L’accordo coi creditori avrebbe una durata di sessanta giorni, con possibile proroga di altri sessanta giorni. Ma resta ancora il nodo dei mancati pagamenti dei salari di novembre, dicembre e tredicesima. "Prima di discutere del futuro – commenta il sindaco Renzo Bergamini, che ormai da tempo sta seguendo in prima persona le vicende dell’ex Tecnogas – occorre sanare tutti i conti del passato e del presente. Come poter dare fiducia al futuro di un’azienda se la proprietà non riesce a pagare gli stipendi arretrati? Ci auguriamo di avere risposte chiare e di vedere risultati concreti sui progetti di sviluppo della storica azienda gualtierese". Di recente è stato organizzato pure un presidio dei lavoratori davanti alla sede aziendale proprio per chiedere garanzie sulla tutela dei posti di lavoro – che sono poco meno di 200 – in vista della scadenza di tutti gli ammortizzatori sociali.

Antonio Lecci