
Due truffatori si fingono carabiniere e tecnico dell'acqua per rubare a una coppia di anziani, ma vengono messi in fuga dal figlio. Le indagini sono in corso.
Spacciandosi per carabiniere tenta con un complice di truffare una coppia di ultraottantenni, ma i due sono stati messi in fuga dal figlio. È accaduto nel primissimo pomeriggio di martedì, intorno alle ore 13.30, quando due uomini hanno suonato al citofono dell’abitazione degli anziani: uno si è presentato come un tecnico dell’acqua, e l’altro come militare, munito di una pettorina con la scritta "carabinieri" e di una falsa tessera di riconoscimento. Col pretesto di dover effettuare un controllo a seguito di un guasto idraulico, si sono fatti aprire la porta dalle due vittime che li hanno quindi fatti entrare per controllare il contatore. Fortunatamente, il figlio della coppia era a casa anche se riposava al piano superiore. Svegliato dalle voci ed insospettito dalla situazione, ha detto ai malfattori che avrebbe chiamato il 112 per assicurarsi della veridicità del loro racconto.
La minaccia ha fatto sì che rapidamente i due si dileguassero senza essere riusciti a rubare nulla. Il figlio ha subito dato l’allarme alla Centrale operativa dei carabinieri, che ha inviato una pattuglia sul posto mentre nella zona si metteva in modo una vera e propria caccia agli imbroglioni. Le ricerche al momento però non hanno dato esito positivo, ma le indagini non si sono fermate. I carabinieri ribadiscono di non aprire mai la porta agli sconosciuti e non farli entrare in casa; diffidare degli estranei soprattutto se si è soli in casa. In caso di consegna di lettere, pacchi o altro, chiedere che vengano lasciati nella cassetta della posta o sullo zerbino. E se gli sconosciuti si qualificano come appartenenti ad un ente, telefonare ad esso per verificare la veridicità.
f.c.