Tentato omicidio: assolto: "Nel video non si vede bene"

Per il fatto del 2019 in via Paradisi era finito a processo un tunisino: ieri il giudizio

Tentato omicidio: assolto: "Nel video non si vede bene"

Tentato omicidio: assolto: "Nel video non si vede bene"

Rissa tra spacciatori in strada e tentato omicidio in zona stazione, il processo si conclude con l’assoluzione. Le immagini delle telecamere di video-sorveglianza all’incrocio tra via Paradisi e via Sani, che registrarono tutte le fasi del drammatico episodio, non hanno consentito di identificare con precisione le responsabilità degli individui che parteciparono al tafferuglio durante il quale un tunisino pluripregiudicato di 34 anni fu accoltellato al collo e lasciato a terra semisgozzato fino all’arrivo della polizia. Era la notte del 24 ottobre 2019. Ieri mattina a Palazzo di Giustizia, davanti al giudice dell’udienza preliminare Andrea Rat si è concluso il giudizio con rito abbreviato dell’imputato Abidi Moncef, alias "Karim", 45 anni, con diversi precedenti, e connazionale della vittima. Difeso dall’avvocato Nicola Gualdi, si è sempre proclamato innocente; di fatto è stato assolto perché la consistenza delle prove a suo carico era minima, tanto che i maggiori indizi erano appunto quei drammatici fotogrammi in cui in cui si vedono quattro persone affrontarsi e una sferrare un fendente alla gola della vittima. Si nota anche una donna con in braccio un neonato. Moncef è stato assolto dall’accusa di rissa "perché il fatto non sussiste", mentre per gli altri due capi di imputazioni - lesioni e tentato omicidio - la motivazione è stata "perché il fatto non costituisce reato". Non era stata solo la difesa del tunisino a chiedere al giudice di mandarlo assolto, ma lo stesso pubblico ministero ha avanzato la stessa richiesta, stante che gli elementi probatori erano tali da non far capire né l’eventuale ruolo di Moncef nella rissa né se fosse stato effettivamente lui ad estrarre la lama. Le indagini allora svolte alla polizia di Stato portarono all’individuazione di quattro persone come responsabili della rissa: i due uomini e due donne, tra cui una giovane italiana senza fissa dimora. Quando gli agenti della Volante arrivarono in via Paradisi, trovarono la vittima a terra con la sua compagna, una 38enne marocchina, che stava tentando di soccorrerlo. Venne chiamata un’ambulanza e il ferito, con un taglio di 15 centimetri alla gola, venne condotto al Santa Maria Nuova. Pochi minuti dopo, nella sala d’attesa dell’ospedale, arrivò Moncef che, alla vista del poliziotti, provò immediatamente a fuggire. Ne scaturì una colluttazione, al termine della quale il tunisino venne arrestato. La vittima invece venne dimessa dopo un paio di settimane di ricovero.

Francesca Chilloni