Trovato con 6 chili di droga: "Era in casa e dormiva"

Un collaboratore scagiona l’imputato dall’accusa di evasione

"Lui era in casa e stava dormendo". A scagionare l’imputato dall’accusa di evasione è un collaboratore dello studio tecnico della sua famiglia. A processo è finito Carlo Paolo Costantini, 41 anni: fu trovato dalla squadra mobile il 28 aprile 2022 con oltre sei chili di droga (più di quattro chili di hashish, altri due chili abbondanti di marijuana, 80 grammi di oppio e cocaina), sostanza trovata quasi tutta nella sua casa, e in parte con sé quando fu fermato poco prima in auto. Dopo la convalida dell’arresto era stato sottoposto ai domiciliari, ma era stato riaccompagnato in carcere dopo che la polizia, il 9 febbraio 2023, suonò senza risposta al campanello della villa abbinata in cui abita, dove al primo piano c’è lo studio di famiglia e a quelli superiori la parte abitativa: lui aveva una camera nel sottotetto. Gli avvocati Ernesto D’Andrea e Alberto Prati hanno chiesto per l’evasione il rito abbreviato condizionato a sentire due testi, il primo dei quali è sfilato ieri davanti al giudice Luigi Tirone: ha detto che il campanello dell’area comune era rotto e che l’altro non lo sentì nessuno suonare. Il 41enne nel frattempo è tornato ai domiciliari. Si proseguirà in luglio.