Una testa e due mani mozzate "Pagate o vi ammazziamo tutti"

Per dare un’idea della caratura dell’indagine, basta pensare che vi ha collaborato non solo l’Interpol, ma anche l’Homeland Security Investigations (Hsi) dell’U.S. Department of Homeland Security.

E del resto il 37enne Giuseppe Romeo – che durante la latitanza in Spagna disponeva gli acquisti di droga nell’America Latina e organizzava la sua rete in Italia – non è un criminale qualunque.

Tra le accuse che gli vengono mosse, quella di aver tenuto in ostaggio per tre mesi l’emissario di un cartello brasiliano.

L’uomo venne rilasciato solo dopo il pagamento di oltre 400mila dollari, al termine di una feroce trattativa durante la quale Romeo – per essere convincente – spedì oltre Oceano foto di teste e mani mozzate.

Cos’era accaduto?

Era accaduto che il capo della ’ndrina reggina di San Luca aveva pagato i sudamericani, ma la una partita di droga non era stata consegnata.

Un danno economico; più ancora, uno sgarbo sul quale non si poteva transigere.

"Restituisci i miei soldi – dice in spagnolo Giuseppe Romeo al referente del cartello sudamericano – e quelli della mia gente sennò sai già cosa succederà, vi ammazzeremo tutti perché tu hai confermato che il carico stava sopra la barca, figlio di puttana! Sei stato tu che hai preteso i soldi, il compito di fare uscire la droga era tuo e quindi già lo sapete: o pagate o pagate".

"Durante questi mesi di trattative – scrive il giudice per le indagini preliminari Alberto Gamerini – venivano registrate numerose minacce di morte , in tal senso emblematica era la foto (di una testa con applicata in fronte una striscia con la scritta ’Gt’ e di due mani mozzate) che Romeo inviava per dimostrare cosa succedeva a chi veniva meno alle promesse. Una foto che, pur mancando allo stato elementi per sostenere accuse in tal senso, non poeva comunque escludersi attinente ad un omicidio portato a termine nel contesto dei fatti in esame, stante la striscia di nastro adesivo con al scritta Gt apposta sul capo della vittima e corrispondente al soprannone del fornitore dello stupefacente".

a.fio.