Una vita per la corsa. Addio a Pasqualino Abeti

Ex azzurro dei 100, 200 e 400 metri, è scomparso a 75 anni nella sua Correggio. Fu tra i protagonisti della staffetta con Mennea: record del mondo nel 1972.

Una vita per la corsa. Addio a Pasqualino Abeti

Una vita per la corsa. Addio a Pasqualino Abeti

Se ne è andato davvero troppo di corsa, quella corsa che era stata da sempre la sua vita: Pasqualino Abeti, 75 anni, ex azzurro dei 100 metri, dei 200 e dei 400, è scomparso nella sua Correggio al termine di una malattia diagnosticata solo due mesi fa. In carriera fu tra i principali velocisti azzurri degli anni ’70, raccogliendo le maggiori soddisfazioni internazionali con la staffetta. In particolare fu tra i protagonisti del quartetto che, con il ventenne Pietro Mennea, stabilì il record del mondo della 4x200 a Barletta il 21 luglio del 1972, insieme a Franco Ossola e Luigi Benedetti. Di quella staffetta era molto orgoglioso, perché se anche si tratta di una distanza atipica aveva portato il suo nome nelle liste mondiali della velocità. In quella stessa estate Abeti partecipò alle Olimpiadi di Monaco di Baviera nei 200 metri correndo i quarti di finale. Con la staffetta 4x100 era stato medaglia di bronzo l’anno precedente agli Europei di Helsinki, nel 1971, insieme a Mennea, Vincenzo Guerini ed Ennio Preatoni. Complessivamente ha indossato la maglia azzurra per 33 volte, conquistando anche un oro, un argento e un bronzo ai Giochi del Mediterraneo. In bacheca anche sette titoli italiani individuali tra cui le due doppiette 100-200 nel 1969 e nel 1975, e il primo titolo di sempre nei 60 indoor nel 1970. Terminata la carriera agonistica, è stato dipendente comunale all’Ufficio Sport sino alla pensione e di recente anche direttore tecnico del Circolo Tennis di Correggio e San Martino. Pietro Paolo Montanari, amico e collega, e anche suo allenatore per una decina d’anni, lo ricorda così: "Se ne va un amico con il quale ho condiviso tanti anni di sport, un atleta straordinario per capacità, volontà e grinta. Adesso si parla molto di pressione sugli sportivi, lui da questo lato prendeva tutte le gare come una sfida, senza alcun timore ed emozione. Tra di noi avevamo un motto, ’sopratot, resest’, ma questa volta era troppo dura". Alla famiglia di Pasqualino Abeti sono andate anche le condoglianze del presidente Fidal Stefano Mei, del Consiglio federale e di tutta l’atletica italiana e nel sito Fidal è stato ricordato come un grande campione. Abeti lascia la moglie Roberta e le tre figlie Simona, Sara e Ginevra. I funerali avranno luogo domani alle 14.15, partendo dalla chiesa di San Quirino a Correggio.

Claudio Lavaggi