Vetrine abbandonate. L’ignota ‘artista degli sfitti’ si rivelerà ad un mostra

Si fa chiamare Freak of Nature la donna che dipinge bambù sui negozi vuoti. Nel weekend sarà in città, a volto scoperto, ad un evento di Gianni Marconi.

Vetrine  abbandonate. L’ignota ‘artista degli sfitti’ si rivelerà ad un mostra

Vetrine abbandonate. L’ignota ‘artista degli sfitti’ si rivelerà ad un mostra

A celebrare il successo della mostra ‘Gli sfitti’ di Gianni Marconi sarà un happening, alla presenza di Freak of Nature, l’artista che decorò 140 vetrine sfitte in una notte a Reggio e che diede quindi impulso al fotografo reggiano per produrre il progetto espositivo sfilato davanti agli occhi di decine di migliaia di reggiani, a cavallo di questi due mesi. Nel weekend ci saranno le ultime giornate di apertura de ‘Gli sfitti’ e proprio sabato alle 17, negli spazi di ArtYou in via Gazzata 16/b, si terrà un evento a sorpresa. Una festa a cui parteciperanno i fotografi Riccardo Varini ed Ermanno Foroni, che per l’occasione si trasformeranno in musicisti e danzatori, mentre il performer Pierluigi Tedeschi reciterà alcuni passaggi letterari di Italo Calvino (che di città e persone, in rapporto alle città abitate, se ne intendeva) e altri autori. Per l’occasione sarà presente Freak of Nature, che esattamente un anno fa e in una sola notte decoró le vetrine di 140 negozi chiusi a Reggio e li numerò progressivamente.

L’artista sarà accompagnata da alcuni componenti della sua squadra e si esibirà, prima di scomparire nella notte, con l’applicazione della sua iconografia sulla vetrina di ArtYou, che è anche la sede della bottega di Daniela Ambrosetti, restauratrice di dipinti. Sono già 22 le città che si sono risvegliate colorate dal passaggio di Freak of Nature, ma solo a Reggio le è capitato di essere fermata da un vasto spiegamento delle forze dell’ordine. L’artista è solita agire con grande sensibilità e rispetto, decorando con vernici ad acqua facilmente cancellabili le vetrine abbandonate al degrado e applicando il simbolo delle canne di bambù per lanciare un messaggio: se le persone non si preoccupano di mantenere vivi i posti, sarà la natura a riappropriarsene.

Un presagio che sta diventando consapevolezza, girando per la città oppure osservando la mostra di Marconi, che fra i pregi che possiede ha importanti ricadute di carattere antropologico e sociologico: se non riusciremo a dare nuova funzionalità al centro storico, e dunque vitalità e vivacità alle sue imprese, il borgo millenario rischia di diventare un grande vuoto a perdere. La ricerca fotografica di Marconi è divenuta protagonita anche della campagnae elettorale in città, ricevendo attenzioni – fra gli altri, anche da parte di Giovanni Tarquini, candidato sindaco del centrodestra alle elezioni, che sui social ne elogia la capacità di ritrarre, in una serie di immagini che si fanno una sola, "una città abbandonata o in via di abbandono, a cui servono le competenze di cui sicuramente Reggio è dotata per invertire la rotta".

Lara Maria Ferrari