FRANCESCA CHILLONI
Cronaca

Via Turri, botte nei garage: "Residenti allo stremo"

Ancora violenza in zona stazione mentre è in corso il dibattito sulla sicurezza. Il racconto: "Ho sentito delle urla fortissime e rumore di spranghe".

Via Turri, botte nei garage: "Residenti allo stremo"

Via Turri, botte nei garage: "Residenti allo stremo"

A un paio di ore dal dibattito promosso dalla Cisl sulla sicurezza, a 10 metri da dove sedevano i candidati sindaco della città e il pubblico in piazza Secchi, un nuovo episodio di violenza ha illuminato la notte del quartiere stazione del blu dei lampeggianti delle forze dell’ordine. Un gruppo di persone ha animato una rissa nei garage sotterranei del condominio all’incrocio tra via Turri e via Giovanni Vecchi, per poi riuscire a fuggire prima che la polizia potesse bloccarlo. Racconta una residente: "Ancora risse violente e spaccio qui nei nostri garage, sotto il ristorante cinese. Ho sentito urla fortissime, rumore di spranghe, schiamazzi… Ho chiamato il 113, ma non rispondevano. Così sono scesa in strada per vedere che cosa stesse accadendo e ho incontrato tre pattuglie di polizia impegnate con uno straniero probabilmente ubriaco. Ho riferito il problema chiedendo loro di essere accompagnata per controllare lo stato del garage. Sono scesi con me, ma quei personaggi sono riusciti a scappare: erano due donne e tre, forse quattro uomini". La donna ricorda anche che la anziana madre, proprio sotto il palazzo qualche tempo fa, subì un’aggressione da parte di balordi. "Obiettivamente credo che ora serva un’amministrazione comunale che prenda atto della situazione – prosegue la donna – e decida di applicare le leggi facendo distinzione tra buoni e cattivi. Basta capire i ‘disperati’. I veri disperati siamo noi che rischiamo botte o offese perché magari vediamo ciò che non vorrebbero che vedessimo. Siamo stanchi di spaccio, consumo di droga, degrado e sporcizia, risse e violenze". Intanto Lucia Sangiorgi, componente del Cres (Comitato Reggio Emilia sicura) e abitante dal 2000 nel quartiere, commenta: "Noi residenti siamo stremati e sfiduciati… Non riusciamo ad uscire di casa neanche per un’unica occasione in cinque anni: neanche per incontrare chi sarà il prossimo sindaco della nostra città. In piazza Secchi c’erano 40 sedie, poi decine di persone in piedi. Ho riconosciuto 8 residenti, forse qualcuno mi è sfuggito o non lo conosco ma potevano essere al massimo una dozzina se escludo il seguito dei candidati. Cosa c’è di peggio della rassegnazione? Io stessa, vedendo che tutti i nostri sforzi e le nostre richieste vengono vanificati, a volte sono tentata dal gettare la spugna".