PAOLO ROSATO
PAOLO ROSATO
Cronaca

Vignali: "Assurdo ripetere un dibattito pubblico. De Pascale non ceda ai Verdi e faccia chiarezza"

Il capogruppo di Forza Italia in Regione sulla realizzazione dell’invaso: "Necessario per la salute di tutti"

Pietro Vignali, capogruppo di Forza Italia in Regione Emilia-Romagna Il consigliere forzista chiede chiarezza sulla diga di Vetto

Pietro Vignali, capogruppo di Forza Italia in Regione Emilia-Romagna Il consigliere forzista chiede chiarezza sulla diga di Vetto

"Un nuovo dibattito pubblico sulla diga di Vetto sarebbe un’inutile perdita di tempo, per una vallata che ha sete e che ha bisogno di essere meglio difesa". Pietro Vignali, presidente del gruppo di Forza Italia all’interno dell’assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, prende posizione sul caldissimo tema dell’invaso tra le province di Parma e Reggio e presenta un’interrogazione alla giunta regionale. "Il tavolo tecnico indicato nel programma di mandato della giunta regionale per arrivare a decisioni partecipate sulla gestione delle acque in un determinato territorio per la Val d’Enza c’è già stato", ha proseguito il capogruppo regionale azzurro.

Quindi secondo lei è inutile celebrarlo di nuovo?

"Esatto. Il tavolo tecnico regionale Enza ha concluso i suoi lavori nel giugno del 2018, indicando come soluzione per contrastare la siccità nei territori la realizzazione di un invaso di medie grandi dimensioni, sul tratto collinare del torrente. Successivamente, per dare seguito ai lavori di quel tavolo è stato elaborato dall’Autorità di bacino distrettuale del Po, in collaborazione con la stessa Regione, lo specifico studio".

Qui torniamo ai quattro scenari possibili d’intervento.

"Certo, per il risparmio e la razionalizzazione degli usi della risorsa idrica, l’ultimo dei quali è appunto la realizzazione di quell’invaso. Lo stesso studio precisa che per colmare il grave deficit idrico di quei territori la realizzazione dell’invaso da progettare nel breve medio periodo sia necessaria. E della sua necessità oltre che indispensabilità hanno parlato ripetutamente e più volte diversi assessori e consiglieri regionali del Pd".

Qui si arriva quindi alla polemica politica. Sono i Verdi a chiedere un nuovo confronto.

"Facendo parte della maggioranza regionale. Stanno rievocando l’opzione zero da valutare attraverso un nuovo tavolo tecnico per tirarla alla lunga e far saltare tutto. Spero che il presidente De Pascale non voglia rimanere ostaggio di questi ambientalisti estremi, che fanno di tutto per impedire la costruzione di un’opera che all’ambiente, come alla salute umana, porterà grandi benefici".

Il segretario dell’Autorità del Po, Alessandro Bratti, ha sottolineato che si aspetta altri 7 milioni di euro circa per finanziare quel progetto. Mentre Salvini ha sostanzialmente detto ‘no’ a ulteriori risorse.

"Salvini, da quello che mi risulta, avrebbe dato la disponibilità a fare di più rispetto ai 3 milioni già stanziati. Detto questo, è il tempo di muoversi: sembrerebbe che Bratti in questi due anni non abbia fatto grossi passi in avanti. E giustamente gli si chiede di accelerare. Si spendano i soldi già in cassa per chiudere il documento per le alternative progettuali. Senza di quello, non si può arrivare a un piano di fattibilità economico-finanziaria, che poi costerà di più".

Bratti ha anche detto di voler restituire le risorse, se non ne arriveranno altre.

"Non deve accadere. Si acceleri. E in Regione si faccia chiarezza sull’indirizzo politico".

pa. ros.