Viola divieto di avvicinamento. Arrestato un trentottenne: "Ma eravamo d’accordo, avevamo deciso di vederci"

In aula davanti al giudice per la direttissima: "La parte offesa non sapeva che le misure fossero ancora in vigore". Poco prima lui aveva messo a segno una truffa a un parrucchiere.

Viola divieto di avvicinamento. Arrestato un trentottenne: "Ma eravamo d’accordo, avevamo deciso di vederci"

Viola divieto di avvicinamento. Arrestato un trentottenne: "Ma eravamo d’accordo, avevamo deciso di vederci"

Un uomo di 38 anni, residente a Modena, è stato arrestato per violazione del provvedimento di divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dalla persona offesa. L’operazione è stata eseguita dagli agenti della Squadra volanti della Questura di Reggio. L’altra sera poco dopo le 20 è giunta la segnalazione alla centrale operativa del 113 di una truffa ai danni di un esercizio commerciale con sede in via Fratelli Cervi, a Pieve Modolena, ad opera di un uomo ed una donna, che si erano allontanati verso il centro storico. L’uomo, dopo aver richiesto e ricevuto taglio di capelli, ha chiesto di poter pagare con carta di credito, precisando che l’istituto bancario che ha rilasciato la carta non gli consente di effettuare pagamenti elettronici per somme inferiori a 50 euro. Ha chiesto al proprietario del salone di pagare 50 euro per poi ottenere venti euro in contanti come resto

E per convincerlo ha mostrato la ricevuta dell’avvenuto pagamento sul proprio telefonino cellulare. Tuttavia, il proprietario del salone ha avuto da subito dei sospetti sulla "bontà" di quel pagamento. E poco dopo ha prontamente controllato il proprio conto corrente. A quel punto si è accorto di non aver ricevuto nessun pagamento attraverso la carta di credito dell’uomo che aveva richiesto la prestazione. A quel punto ha chiesto l’intervento della polizia. Grazie alla descrizione, gli operatori delle Volanti hanno individuato la coppia in via Emilia all’Angelo. A seguito di accertamenti, è emerso che il 38enne era gravato dal divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dalla donna, la stessa con la quale si trovava in quel momento.

In virtù di quanto accaduto, il 38enne è stato condotto in Questura e tratto in arresto per la violazione del provvedimento di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla donna. L’uomo, risultato residente in provincia di Mantova e domiciliato a Modena, era sottoposto alle misure cautelari emesse dal gip di Modena il 2 febbraio di quest’anno, per l’ipotesi di reato di maltrattamenti nei confronti della donna. Il trentottenne è comparso ieri mattina davanti al giudice Michela Caputo per la direttissima. Ha raccontato che, d’accordo con la donna, era andato a Reggio per trascorrere un pomeriggio con lei, tanto che erano insieme, e che la parte offesa non sapeva che le misure cautelari erano ancora in vigore. Il pm ha chiesto di convalidare l’arresto e, alla luce di questa situazione, di non applicare misure.

L’avvocato difensore Gianpaolo Ronsisvalle si è rimesso a giustizia. Il giudice ha convalidato l’arresto ed ha rinviato a giugno per il processo con rito direttissimo.

Alessandra Codeluppi

Antonio Lecci