Sarà uno sprint da vivere in apnea Per festeggiare servono 4 vittorie

Il calendario delle tre squadre che lottano per la promozione: Rozzio e soci padroni del proprio destino

di Francesco Pioppi

Una volata da vivere col fiato sospeso, ma anche con la consapevolezza che non si è al comando di questo interminabile ‘Giro d’Italia’ per caso. La Reggiana ha davanti l’ultima salita, la più faticosa perché si sono spese tantissime energie per stare davanti a tutti da oltre quattro mesi, ma anche la più attesa, cercata e meritata. La differenza adesso la faranno soprattutto i nervi saldi e gli episodi, però poter contare sulla spinta del pubblico di casa in tre occasioni su cinque non è comunque un dettaglio da poco e Rozzio e compagni, così come il Cesena che insegue a meno 6, avranno questo ‘vantaggio’ che invece l’Entella (sempre staccata di 4 lunghezze) certamente non avrà.

Sulla difficoltà degli avversari è meglio non sbilanciarsi troppo, perché in tutti i finali di stagione abbiamo visto colpi di scena di ogni genere (con portieri che hanno fatto gol da 90 metri…) ma la trasferta che Zamparo e compagni dovranno affrontare a Lucca alla terzultima giornata – mentre la Reggiana ospiterà la Fermana – potrebbe essere l’occasione giusta per alzarsi sui pedali e dare il colpo di reni decisivo.

Il tutto senza dimenticare i romagnoli di Mimmo Toscano che, zitti zitti, nel girone di ritorno hanno perso una sola partita (il derby contro la truppa di Aimo Diana) e non hanno mollato di un centimetro. Non ci meraviglieremmo se Corazza e soci facessero l’en plein, finendo a quota 81punti (ora sono a 66). Olbia e Lucchese nelle prossime due al ‘Manuzzi’ saranno probabilmente i clienti più scomodi da superare.

La Reggiana deve però fare i conti sulle proprie forze e ragionare sulle proprie certezze, con la consapevolezza di essere padrona del proprio destino: con quattro vittorie sarà aritmeticamente in Serie B. Indipendentemente da tutto e da tutti, mica poco. In caso di arrivo a pari punti con uno dei due avversari al momento resterebbe invece dietro: con l’Entella è già una certezza per lo svantaggio negli scontri diretti mentre con il Cesena lo è attualmente perché – pur essendo in parità nella differenza reti (entrambe a +33) – i romagnoli hanno complessivamente segnato più gol (55 a 52). Un dato che potrebbe essere ‘raddrizzato’ in queste cinque partite, ma certamente non in maniera agevole.

Tornando al discorso iniziale sull’importanza del giocare in casa vi sottolineiamo l’episodio avvenuto sabato in occasione dell’azione del gol vittoria di Kabashi: "Avevo chiamato la palla al mio compagno – ha ammesso Garau, il portiere della Torres - ero pronto a uscire per prenderla, ma con il frastuono della curva della Reggiana lui non ha sentito e ha rinviato corto e il pallone è finito sui piedi di Kabashi". Oltre alla mossa tattica di Diana che è passato dal 3-5-2 al 4-3-3, togliendo quindi un difensore per aggiungere fantasia e imprevedibilità alla manovra, anche la Sud ha avuto un peso specifico nello scuotere la squadra e (in questo caso) anche gli avversari.