Accusato di molestare le ragazzine. Bidello assolto dalla Cassazione

Fine dell’odissea per il 40enne, nei guai dopo le denunce di alcuni genitori

Un ex bidello riminese di 40 anni - accusato di violenza sessuale per alcune presunte effusioni scambiate con un 14enne e un 17enne e adescamento di minori sul web - ha chiuso definitivamente i conti in sospeso con la giustizia, affermando la propria innocenza. L’uomo ha ottenuto una piena assoluzione in tutti e tre i processi che lo vedevano alla sbarra: l’ultimo - quello relativo alla violenza sessuale, che era stato ‘annullato’ dalla Corte di Cassazione dopo una iniziale sentenza di condanna - si è concluso proprio nei giorni scorsi in Corte di Cassazione, che ha rigettato il ricorso avanzato dalla Procura generale avverso la sentenza di assoluzione della Corte d’Appello di Bologna per l’accusa di violenza sessuale nell’ambito di un processo che in passato era già stato scorporato dalla Suprema Corte. Per quanto riguarda l’adescamento, l’ex bidello e la moglie erano stati assolti, in rito abbreviato, dal giudice monocratico di Rimini nell’ottobre del 2022.

Tutto era partito nel marzo del 2018 da una denuncia presentata dai genitori di un ragazzo non ancora maggiorenne, i quali sostenevano di aver trovato sul cellulare del figlio delle foto e dei video a sfondo erotico. La squadra mobile di Forlì aveva messo in moto le indagini, con tanto di intercettazioni ambientali che avevano condotto gli inquirenti fino all’ex bidello riminese. Secondo la ricostruzione dei poliziotti, l’uomo si sarebbe presentato in Rete come un esperto nel montaggio di video musicali, entrando così in contatto con giovani interessati a diventare famosi su YouTube e ad aumentare i loro ‘follower’ sul web, ai quali avrebbe promesso di dare una mano.