Albergatori in trincea: "Più controlli sugli affitti"

Cattolica, la richiesta dopo l’aumento della tassa di soggiorno "Le risorse aggiuntive vanno spese anche per la promozione".

Albergatori in trincea: "Più controlli sugli affitti"

Albergatori in trincea: "Più controlli sugli affitti"

Gli albergatori alzano la voce dopo l’aumento della tassa di soggiorno, da parte dell’amministrazione comunale, di 50 centesimi al giorno. Molto probabilmente entreranno nelle casse comunali circa 500mila euro in più circa rispetto al milione e 600mila euro di incasso medio annuale della tassa di soggiorno fino ad oggi. Le categorie chiedono adesso lumi sul futuro, ma pretendono più controlli sul mercato degli appartamenti estivi: agli operatori stessi risultano molte irregolarità. "Innanzitutto vorrei ribadire che la decisione di aumentare la tassa di soggiorno ci è stata comunicata oramai a cose fatte – dice Massimo Cavalieri, presidente dell’associazione albergatori – e dunque ci chiediamo che ne sarà delle risorse, concretamente. Non basta parlare di manutenzione ordinaria e e straordinaria per Cattolica e le sue vie del turismo. Servono corposi investimenti nella zona a mare e non si può pensare di risolvere tutto con 500mila euro circa in più all’anno come introito della tassa di soggiorno". Ed ecco la riflessione sul mercato degli appartamenti estivi: "Troppo pochi sono gli appartamenti estivi per i quali si versa la tassa di soggiorno – prosegue Cavalieri – Urgono controlli capillari ed approfonditi sul mercato degli appartamenti estivi di Cattolica. Forse in quella direzione andavano cercate maggiormente le risorse per il turismo e gli arredi di Cattolica". Infine: "Servono risorse economiche anche per la promozione e per le fiere – conclude Cavalieri – Ci auguriamo che ci siano investimenti anche in quella direzione nei prossimi anni".

Sulla stessa lunghezza d’onda Giuseppe Barbieri, presidente Adac (associazione con medio-piccoli hotel ma anche ristoranti, chioschi e commercio): "Invece di aumentare la tassa di soggiorno a danno dei turisti e dunque anche degli operatori alberghieri – spiega – si doveva realizzare un’ampia campagna di controllo sul mercato nero degli appartamenti estivi: in pochi versano la tassa di soggiorno, come richiesto dai parametri comunali. In quella direzione ci si deve muovere per il bene di Cattolica e del suo tessuto urbano. Inoltre vorremmo essere coinvolti nel prossimo futuro sulle scelte di investimento e spesa che si faranno con le risorse che entreranno nelle casse comunali".

Luca Pizzagalli