Anziano rapinato due volte dallo stesso malvivente

Un tunisino di 32 anni è stato arrestato a Rimini per due rapine ai danni di un anziano riccionese. Le indagini sono in corso sotto la guida del sostituto procuratore Luca Bertuzzi.

Anziano rapinato due volte dallo stesso malvivente

Anziano rapinato due volte dallo stesso malvivente

Lo hanno sorpreso a gironzolare come se nulla fosse dalle parti di via Marconi a Rimini. Lui, un tunisino di 32 anni, è stato arrestato dagli agenti delle Volanti che hanno così dato esecuzione all’aggravamento della misura cautelare dell’obbligo di firma, convertita in custodia in carcere dal tribunale di Rimini. Lo straniero, difeso dall’avvocato Luca Campana, è tuttavia fortemente sospettato di aver commesso due rapine a circa un mese di distanza l’una dell’altra, entrambe ai danni della stessa vittima, un anziano riccionese. Quest’ultimo, nell’arco di poche settimane, ha avuto la sfortuna di essere aggredito e poi derubato sempre dalla stessa persona, ovvero il 32enne, almeno stando alla ricostruzione degli inquirenti. Le indagini sono affidate al sostituto procuratore Luca Bertuzzi. Il primo episodio risale al 19 marzo. Quel giorno l’anziano riccionese si era ritrovato faccia a faccia con il rapinatore che, affrontandolo a muso, gli aveva intimato di consegnargli il portafoglio. Gli era balzato addosso, aveva infilato le mani nelle tasche dei pantaloni della vittima e gli aveva strappato il portafoglio, fuggendo con il bottino (circa 200 euro).

Circa un mese dopo, il riccionese si era ritrovato nuovamente a tu per tu con il malvivente. Aveva parcheggiato la macchina in viale Manfroni, al Marano, e si era incamminato sul lungomare per fare una passeggiata. Dopo un po’ tuttavia si era imbattutto in una vecchia conoscenza: lo stesso tunisino che lo aveva rapinato. Come un incubo che ritorna, si era materializzato davanti a lui e gli aveva chiesto dei soldi. L’uomo era però riuscito ad allontanarlo dicendo di non avere con sé il portafoglio. Aveva fatto ritorno alla macchina, ma poco dopo era stato raggiunto dal 32enne che, con la forza, era riuscito a infilarsi nell’abitacolo. Aveva estratto un paio di forbici e le aveva usate per minacciare il malcapitato, prendendogli il cellulare e scappando poi a piedi in direzione della fermata Metromare, tutto questo prima dell’arrivo della pattuglia dei carabinieri. L’anziano si era lanciato all’inseguimento del rapinatore, ma non era riuscito a raggiungerlo ed era stato costretto a rinunciare. In seguito aveva ricostruito l’intera vicenda in nella sua querela ai carabinieri.