Gianluca Grignani con la moglie Francesca e il figlio più piccolo
Rimini, 15 luglio 2014 - «QUESTA è la mia risposta per ora. Il resto arriverà a breve...». ECCOLO tornare a parlare su Facebook Gianluca Grignani. Poche ore dopo l’udienza al tribunale di Rimini, con la convalida dell’arresto e l’obbligo di firma, il cantante ha voluto ‘rassicurare’ i suoi fans attraverso il social network.
Poche parole, e un’immagine pubblicata in Rete, che per Grignani vale più di ogni dichiarazione: una foto che lo ritrae con la moglie Francesca e il figlio più piccolo. Il ritratto di una famiglia apparentemente serena, nonostante tutto. Ma i Grignani sereni non possono essere, dopo quanto è accaduto sabato sera a Riccione, dove il cantautore e la sua famiglia sono in vacanza da settimane. I suoi parenti riccionesi (il nonno di Grignani è di origini romagnole) si sono stretti intorno a lui, cercando di far quadrato e di tenerlo protetto. I figli più grandi del cantante, da quanto trapela, sono già lontani dalla Riviera, in vacanza con i nonni in montagna. Un modo per tenere anche loro il più lontano possibile dal circo mediatico che si è scatenato intorno a lui in questi giorni. Per i familiari di Grignani ieri è stata forse la giornata più pesante.
LA MOGLIE Francesca gli è stata quasi sempre accanto. Anche lei su Facebook, domenica, ha difeso a spada tratta il marito: «Io adesso sono in casa con Gianluca e i bimbi. I fatti, come al solito sono stati distorti, io sto bene e nessuno mi ha aggredito, Gianluca ha avuto solo una discussione con un carabiniere... Vi abbraccio come sempre». «Francesca è forte, è la sua salvezza», racconta chi è vicino alla famiglia del cantante. I parenti arrivati a Riccione non hanno voluto leggere i giornali. Li hanno letti sicuramente Grignani e il suo staff, che sta decidendo ora come muoversi. Per il cantautore questo è un durissimo colpo, in vista dell’uscita del suo nuovo album 'A volte esagero', che uscirà a settembre. Proprio il 16 settembre Grignani dovrà tornare in tribunale per il processo dopo l’aggressione ai carabinieri. Un titolo quasi profetico, e stavolta per lui non sarà il paradiso la destinazione...