Assolto dalle accuse dopo 15 anni

Dopo 15 anni di battaglia legale, un uomo di 53 anni è stato assolto dall'accusa di tentata estorsione nei confronti del datore di lavoro. La Corte generale ha revocato le decisioni precedenti, stabilendo che "il fatto non sussiste".

Si chiude con un’assoluzione dopo 15 anni il calvario legale sostenuto da un uomo di 53 anni, difeso dall’avvocato Davide Grassi, finito a processo per tentata estorsione per un’accusa risalente al settembre 2008, quando l’uomo avrebbe richiesto 3.600 al datore di lavoro dopo essersi infortunato in azienda spostando dei pesi. A seguito di quel presunto incidente, il 53enne aveva - secondo le accuse - riferito al titolare di essersi messo in malattia senza sapere una data di rientro, ma insinuando che con una ’buonuscita’ congrua avrebbe rassegnato invece le dimissioni. L’incontro col titolare era stato registrato a suo tempo e il datore di lavoro riconobbe nella conversazione una tentata estorsione da parte del dipendente. Partì così una battaglia legale con prima sentenza nel 2015, quando il 53enne fu condannato a 6 mesi e risarcimento delle spese processuali e del danno civile al datore di lavoro. In seguito venne fatto appello, per cui la Procura generale decise di non dover procedere per intervenuta prescrizione. Ma ora, la Corte generale ha stabilito l’assoluzione per il 53enne perché "il fatto non sussiste", revocando anche le decisioni in sede civile.