"Buchi e barriere: non è una città per disabili"

Domenica ha difficoltà a camminare e da 30 anni viene a Cattolica in ferie: "Tra marciapiedi sconnessi e varchi interrotti va sempre peggio"

"Buchi e barriere: non è una città per disabili"

"Buchi e barriere: non è una città per disabili"

Cattolica con marciapiedi e strade off-limits per disabili e carrozzine, attraversamenti pedonali che non si vedono bene, alberature in alcuni punti troppo grandi per il passaggio pedonale, ma anche arredi urbani da rifare e viabilità sulla quale ragionare soprattutto per tutelare le categorie più deboli. Emerge tutto questo da un dossier fotografico di quasi 100 scatti di una turista piemontese, Domenica Conti, da oltre 30 anni in visita ogni estate nella Regina, ma da qualche tempo con disabilità motoria e dunque in difficoltà a camminare per le vie della città e pure assai delusa da alcuni aspetti di Cattolica.

Lei è una turista abituale di Cattolica?

"Si, ci vengo in vacanza da 34 anni, vi ho cresciuto mio figlio e in un prossimo futuro vorrei venirci ad abitare, ma ci sono delle difficoltà".

Quali?

"È insopportabile che la città venga lasciata in questo stato di degrado ed abbandono. Vi sono marciapiedi impraticabili, asfalti sconnessi, alberature che non permettono il passaggio di passeggini e carrozzine, anziani con i loro carrellini, disabili costretti a passare in mezzo alla carreggiata tra le auto,o oltre la pista ciclabile. Così non va, non va proprio".

Lei fatica a camminare. Ha trovato difficoltà a Cattolica?

"Da qualche tempo ho difficoltà a deambulare con una lieve disabilità ma vorrei poter tornare a Cattolica e vorrei sentirmi sicura per le sue vie nei prossimi anni, sto pure pensando di comprarci casa".

Lei ha documentata svariati punti critici della città. Per quale motivo?

"Perché vi sono pericoli enormi per le categorie deboli e non si può più aspettare, vi sono una decina di vie: Andrea Costa, Porto, Oberdan, Pisacane, Bovio, Matteotti. Tutte da rifare. E poi incroci pericolosi, attraversamenti pedonali cancellati. Non si può sempre aspettare, si deve intervenire".

A chi è rivolto il suo appello?

"A tutti, politici, amministratori, organi di stampa ed operatori turistici, in modo che Cattolica possa cambiare e migliorarsi. Tutto non si può fare subito, ma almeno si cominci ad intervenire il prima possibile, un po’ alla volta".

Un messaggio di fine estate che certamente non resterà inascoltato o perlomeno lancerà un segnale molto forte: "Molti altri turisti disabili la pensano come me, io ho voluto raccogliere anche il loro malcontento" chiude la signora Conti.

Luca Pizzagalli