Violenza di gruppo su una 16enne, caccia ai due aggressori: targhe delle auto al setaccio

Proseguono le indagini dei carabinieri dopo la denuncia della 16enne

Caccia ai due violentatori . Targhe delle auto al setaccio

Proseguono le indagini dei carabinieri dopo la denuncia della 16enne

Rimini, 21 agosto 2024 – Un lavoro attento e meticoloso. Per riuscire a dare un volto e un nome ai due uomini che tra il 5 e il 6 agosto scorso hanno fatto salire a bordo della loro auto una ragazza di 16 anni, offrendole cannabis da fumare e poi abusando di lei, prima di lasciarla sola, spaventata e confusa in mezzo alla strada.

La Procura di Rimini – pm Davide Ercolani – ha ipotizzato nei confronti dei due presunti assalitori l’ipotesi di violenza sessuale di gruppo aggravata dalla cessione degli stupefacenti. Le indagini sono affidate ai carabinieri della compagnia di Riccione, che già in più di un’occasione hanno avuto modo di ascoltare il racconto della minorenne, accompagnata dai suoi genitori e da una psicologa. Si cerca di ricostruire le ore che hanno preceduto il fatidico incontro, che a quanto pare sarebbe stato concordato sul web – forse in una chat di Telegram – dietro il pagamento di 300 euro. Anche se poi la ragazzina ha cambiato idea, rifiutandosi di sottostare alle richieste dei due sconosciuti. In passato potrebbe aver ceduto foto e video dal contenuto spinto in cambio di soldi, ma forse quella era la prima volta che accettava di incontrarsi di persona con qualcuno dei suoi ’follower’ per uno scambio sessuale.

La giovane ha riferito di ricordare poco o nulla di quei momenti, a causa della cannabis che le aveva completamente annebbiato la testa. L’aggressione si sarebbe però consumata in un campo. I militari dell’Arma sono partiti da qui, dal suo racconto, per quanto confuso e impreciso. Ma anche dall’analisi delle telecamere di sorveglianza. La speranza è che le riprese possano aver immortalato la macchina utilizzata dagli sconosciuti per raggiungere il luogo dell’incontro. Gli investigatori da giorni stanno continuando a setacciare le riprese e i numeri di targa delle auto transitate nel territorio di riferimento. Sotto la lente di ingrandimento naturalmente c’è anche lo smartphone della ragazza. La 16enne insieme alla sua famiglia è assistita dall’avvocato Aldo Pancini ha già depositato una denuncia contro ignoti. In passato ha seguito un percorso di riabilitazione per riuscire a ’disintossicarsi’ dall’utilizzo eccessivo dei social network ed è seguita dagli assistenti sociali oltre che dal tribunale dei minori di Bologna.