Calciatore bersagliato da ululati razzisti: "Sono cose che non devono succedere"

Deme, 19enne senegalese del Victor, preso di mira durante la partita di Forlì: "Cerco di farmi scivolare addosso tutto questo"

Calciatore bersagliato da ululati razzisti: "Sono cose che non devono succedere"

Calciatore bersagliato da ululati razzisti: "Sono cose che non devono succedere"

"Cose che non dovrebbero accadere, ma che purtroppo succedono allo stadio". Serigne Abdou Lahat Deme, centrocampista del Victor San Marino bersaglio degli ululati razzisti di alcuni tifosi del Forlì domenica scorsa durante la gara di serie D giocata allo stadio Morgagni, sembra tristemente rassegnato a quello che ormai, sempre più di frequente, succede negli stadi. "Qualcosa dagli spalti è partito – racconta il 19enne originario del Senegal, bolognese di adozione – Lo so che è sbagliato dirlo, ma ormai ci ho fatto quasi l’abitudine. Purtroppo bisogna convivere anche con queste persone. Cerco di farmi scivolare addosso tutto questo perché penso non valga la pena, per queste persone, rovinarsi la salute". È giovane Deme, prova a passarci un’altra volta sopra. Almeno a parole. E cercando di dimostrarsi più intelligente degli ’ululatori’. Da Forlì, è decisamente dura la reazione dei club del tifo organizzato. "È una macchia per lo sport forlivese e per tutta la città – dicono in coro il Collettivo suppoters, il club Alberto Calderoni, i Rabbiosi Forli e il club Forza Forli raccontando poi come sono andate le cose domenica pomeriggio allo stadio Morgagni – Alcuni pseudo tifosi che occupavano la zona a monte della tribuna si sono macchiati di un atto vergognoso. Mentre un paio di giocatori di colore della squadra ospite effettuavano il riscaldamento sotto la tribuna sono stati presi di mira – in particolare Deme, ndr – da ululati razzisti da parte di alcuni tifosi forlivesi suscitando l’indignazione e le proteste di diverse persone. Una scena vergognosa che macchia la nota sportività del pubblico forlivese e, di conseguenza anche quella della società biancorossa. Prendiamo le distanze da un atteggiamento lontano dai valori che lo sport deve insegnare". Presa di distanze dura della società forlivese, che poi elenca alcune iniziative messe in campo.

"A partire dal presidente Gianfranco Cappelli – la nota del Forlì football club sull’accaduto – esprimiamo il totale dissenso e distacco dall’episodio di razzismo che si sarebbe verificato sugli spalti dello stadio Morgagni durante Forlì-Victor San Marino". Qualche riga di condanna, poi le iniziative organizzate proprio per la gara con il Victor. Dai bambini delle scuole elementari a una rappresentanza della comunità senegalese "invitata allo stadio in seguito ad una delle tante iniziative di inclusione da noi portate avanti". Insomma, un modo per ricordare "tutti i valori che la società sta costruendo in questi mesi grazie alle iniziative proposte per la gente di Forlì".