Carte clonate per truffare i clienti del loro albergo

Le indagini della guardia di finanza partite dopo le denunce di 60 turisti. I titolari avrebbero sottratto 150mila euro: disposto il sequestro dei conti

Migration

"Paga con carta di credito, bancomat o contanti?". Loro le carte le accettavano volentieri, per poi clonarle e sottrarre soldi ai turisti ignari. Una truffa che, secondo le indagini condotte dalla guardia di finanza, ha permesso ai gestori di un hotel di Cattolica di intascarsi quasi 150mila euro. Gli ex titolari dell’albergo (che nel frattempo ha cambiato gestione) sono stati denunciati, il giudice per le indagini preliminari Vinicio Cantarini ha disposto nei loro confronti il sequestro preventivo di 145mila euro sui loro conti correnti. Nei guai una famiglia di nazionalità albanese, che deve rispondere delle accuse di indebito utilizzo e falsificazione di strumenti di pagamento elettronici.

Padre, madre e figlio, residenti a Cattolica, gestiscono l’hotel nell’estate 2021. Nessuno di loro aveva mai fatto l’albergatore, prima di allora. L’albergo chiude a settembre, e dopo un po’ di tempo alcuni clienti dell’hotel si accorgono che qualcosa che non torna: sono state addebitate sui loro conti spese fatte con bancomat e carte di credito che loro non hanno mai fatto. Scattano le prime denunce, gli uomini delle guardia di finanza avviano le indagini. Scoprendo che quei soldi sono stati intascati dai titolari dell’albergo di Cattolica, che sarebbero riusciti a clonare carte di credito e bancomat dei clienti per poi prelevare dai loro conti.

La maxi truffa viene commessa a fine settembre del 2021. In un solo giorno effettuano centinaia di transazioni attraverso un apparecchio pos collegato ai conti dell’azienda intestata al capofamiglia, un 64enne albanese incensurato. Per fortuna quasi la metà delle transizioni non va a buon fine, perché le operazioni vengono bloccate dalle banche degli stessi clienti. Ma 150 transizioni vengono concluse e i gestori riescono a prelevare i soldi. Soldi che la guardia di finanza ha ’ritrovato’ sui carte e conti intestati al padre. Oltre 60 i turisti truffati dall’hotel che hanno presentato denuncia. Per far riavere loro i soldi, il gip ha disposto il sequestro di 145mila euro. Sono in corso ulteriori accertamenti su uno dei tre denunciati: avrebbe avuto a che fare anche con la gestione dell’hotel Gobbi di Rimini, l’albergo che la scorsa estate è balzato agli onori delle cronache per aver ’bidonato’ centinaia di turisti.

Manuel Spadazzi