
Matteo Fabbri, segretario di Cna Cattolica e San Giovanni, fa il punto sull’andamento degli ammortizzatori sociali sul territorio
La crisi morde ed il 2025 si presenta ancora come un anno tutto da costruire. Anche perché il 2024 non si è chiuso troppo bene, anzi. I dati che arrivano da Cna Cattolica e San Giovanni fanno riflettere su alcuni aspetti dei mercati esteri e dunque delle loro conseguenze in Italia. "Le nostre imprese hanno visto un aumento del 39% complessivo delle ore di ammortizzatori sociali nei primi 10 mesi del 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023 – spiega Matteo Fabbri, segretario Cna Cattolica e San Giovanni – e le nostre tabelle sono chiare: i settori maggiormente colpiti sono stati la meccanica (quasi raddoppiate le ore in questa direzione) e moda/abbigliamento con più 21% delle ore di ammortizzatori sociali".
Le congiunture economiche internazionali, con le tensioni politiche tra Russia e Occidente ma anche le tensioni in Medio Oriente, e non solo, hanno peggiorato i mercati in seguito alle guerre recenti dunque. "Purtroppo l’analisi è complessa ma nel mondo in cui viviamo gli equilibri sono oramai tanti a partire dalla situazione internazionale – dice Fabbri – per esempio la meccanica è legata moltissimo al mercato delle auto e della meccanica in Germania, che, come tutti sanno, è andato in crisi fortemente nel 2024 e questo ha generato a ricaduta condizioni difficili anche nel nostro settore italiano. Le guerre poi hanno condizionato fortemente i mercati del lusso e della moda con Russia e Paesi Arabi che hanno ridotto i contatti con Italia e Occidente, e questo ha generato un flusso negativo su tutto il resto della produzione".
Dunque si parla di centinaia di posti di lavoro interessati da una crisi che ancora non si vede in diminuzione: "Qualche timido segnale di ripresa c’è – dice Fabbri – specie se arrivasse davvero una pace in Ucraina o si alleggerissero le tensioni internazionali, ma non siamo ancora oltre l’ostacolo, attendiamo fiduciosi". In ambito locale nel settore dell’area artigianale tra Cattolica e San Giovanni tiene ancora banco la questione viabilità: "Speriamo fortemente che questo 2025 sia l’anno per partire con i lavori della nuova rotatoria in via Rota e Mercadante – conclude Fabbri – che sarebbe uno snodo viario fondamentale per garantire più fluidità al traffico pesante nella zona di confine tra Cattolica e San Giovanni ed in direzione del casello A14. Sappiamo che si sono susseguite le riunione tecniche anche a Palazzo Mancini a Cattolica, abbiamo fiducia che la situazione si sblocchi".
Luca Pizzagalli