Cinquecento motivi per fermarsi "Giù le mani dall’ex tiro a volo"

Petizione del comitato civico e oggi l’incontro con i capi di Stato per chiedere lo stop dei progetti sull’area

Cinquecento motivi per fermarsi  "Giù le mani dall’ex tiro a volo"

Cinquecento motivi per fermarsi "Giù le mani dall’ex tiro a volo"

"Continua a pendere la spada di Damocle sull’ex Tiro a volo". Torna all’attacco il comitato civico a difesa di quell’area che da mesi ormai è al centro delle polemiche. E lo fanno annunciando un incontro, previsto per oggi, con i Capitani Reggenti, Alessandro Scarano e Adele Tonnini. Incontro nel quale ai capi di Stato di San Marino verrà consegnata la petizione alla quale hanno aderito cinquecento abitanti della zona e nella quale esprimono la preoccupazione per interventi invasivi nell’area naturale con la speranza che resti la fruizione pubblica dello stabile. "Incurante delle richieste di ripensamento della popolazione e ignorando tutti i progetti di utilizzo alternativi e tutte le iniziative ricreative e culturali che hanno avuto in quell’area il loro perno – dicono dal comitato – il governo si dà un’altra proroga, la terza, per negoziare le condizioni con il privato a cui intende concederla". Poiché "riteniamo profondamente sbagliato sottrarre quest’area di grande valore ambientale, storico, sociale e associativo agli abitanti del castello di Città e di tutta San Marino, abbiamo chiesto e ottenuto un incontro con i Capitani Reggenti".

Il comitato civico per la difesa dell’area dell’ex tiro a volo è nato lo scorso mese di maggio proprio per l’esigenza di salvaguardare un’area naturalistica pregevole e per mantenere l’utilizzo pubblico dello stabile dell’ex Tiro a volo. "Nonostante l’incuria dei vari governi che non hanno mai ristrutturato l’edificio – ricordano dal comitato – questo è sede di attività di aggregazione giovanile della Giunta, è spazio di inclusione per disabili, è il luogo scelto dalle diverse associazioni per attività culturali, di socializzazione e di riscoperta del territorio. L’area, a ridosso del ciglio del monte, costituisce anche un polmone verde quotidianamente frequentato dalla popolazione che può godere sia del piccolo bosco che di un panorama mozzafiato nello spiazzo antistante la struttura".

I cittadini della zona, ma anche i frequentatori dello stabile vogliono "che questa area resti bene comune a disposizione di tutti gli abitanti di San Marino. La struttura è da sistemare, ma non vi è degrado perché dal basso la popolazione ha continuato a vivere e ad utilizzare questo spazio. Qui vanno promosse attività turistiche a basso impatto ambientale, in spazi recuperati a beneficio della collettività. Non pensiamo inoltre che una o più delibere possano essere lo strumento legittimo per cedere, per decenni, a privati una parte del nostro esiguo territorio". Un’area, quella, nella quale nelle intenzioni del governo dovrebbe presto sorgere una struttura ricettiva.