"Così ridiamo voce ai pazienti più gravi"

L'ospedale di Santarcangelo introduce Easyeyes, un occhio elettronico che permette ai pazienti con disabilità motoria di comunicare. Donato dal Rotary Club Valle del Rubicone, migliora la cura e la qualità della vita dei malati.

"Così ridiamo voce ai pazienti più gravi"

"Così ridiamo voce ai pazienti più gravi"

Una speranza in più per le persone affette da sclerosi multipla o altre malattie neurodegenerative. All’ospedale ’Franchini’ di Santarcangelo entra in funzione Easyeyes, un occhio elettronico attraverso cui i malati tornano finalmente a comunicare con i familiari e il personale medico. Si tratta di un emulatore che consente allo sguardo del paziente affetto da disabilità motoria di trasformarsi in un sorta di puntatore, proprio come un mouse proiettato sullo schermo di un computer. Lo strumento, del valore di circa 14mila euro, è stato donato da Rotary Club Valle del Rubicone e dalla ’Paolo Onofri’, la onlus che sostiene l’ospedale di Santarcangelo. Lo strumento è stato donato al reparto di medicina interna del ’Franchini’. Ieri mattina il taglio del nastro con i vertici dell’Ausl e i donatori. La sindaca di Santarcangelo Alice Parma ha parlato di "un dono importante e capace di diffondere la cultura della solidarietà". Per Monica Morri, la presidente del Rotary Club Valle del Rubicone, si tratta di uno strumento che serve per arricchire la collettività: "Permette a chi è affetto da patologie neuromuscolari degenerative di comunicare emozioni e sentimenti che non resteranno più intrappolate nel corpo". Catia Drudi, direttrice dell’ospedale di Santarcangelo, ha spiegato che lo strumento sarà utilizzato durante il trattamento dei pazienti post acuti, nella fase di riabilitazione e di reinserimento. Easyeyes potrà essere impiegato sia a domicilio che in ospedale. Un grande passo – spiega la Drudi "per interagire con i malati, migliorare la cura e la qualità della loro vita".

a.g.c.