FRANCESCO ZUPPIROLI
Cronaca

Covid, non è ancora finita: scoppia focolaio in ospedale a Riccione

Un paziente ricoverato al ‘Ceccarini’ di Riccione ha contagiato altre cinque persone. Angelini (Ausl): "C’è un balzo di casi, normale dopo un’estate di viaggi e assembramenti"

Riccione (Rimini), 28 agosto 2023 - A volte ritornano. A dirla tutta, già un anno fa - quando era più di un sussurro il sentore che dopo oltre due anni di clausura sanitaria avessimo davvero voltato pagina - avevamo la consapevolezza che del Covid non ce ne saremmo mai liberati davvero. E adesso, sull’onda dell’ultimo mese dell’estate, eccolo lì il virus che ha sconvolto le nostre vite per tre anni che torna a fare capolino nei numeri dei test campionati negli ospedali. In un ospedale, per la precisione quello di Riccione, dove nei giorni scorsi si è sviluppato un piccolo ‘cluster’ - altra parola estinta dal vocabolario quotidiano da mesi - di contagi.

Tampone Covid
Tampone Covid
Approfondisci:

Non c’è alcun allarme, ma... il Covid sgradito di agosto

Non c’è alcun allarme, ma... il Covid sgradito di agosto

"Si tratta del risultato di un tracciamento eseguito una volta emerso un caso al ‘Ceccarini’ - spiega Raffaella Angelini, direttrice del Dipartimento di sanità pubblica dell’Ausl Romagna -. Il paziente era entrato in ospedale per altri motivi, pur presentando una sintomatologia riconducibile al Covid. Così lo abbiamo tamponato e con lui i contatti stretti avuti in struttura e sono emersi altri cinque casi".

Perché se nella vita di tutti i giorni i test Covid sono ormai nient’altro che scatole impolverate sugli scaffali delle farmacie, negli ospedali "il tamponamento continua eccome - assicura Angelini -. Non c’è più un periodo di isolamento previsto e sono cadute tutte le abitudini di distanziamento o mascherine per prevenire il contagio, perciò è normale che per una malattia come questa, di cui non ci libereremo mai, si assista di nuovo a un balzo in alto".

E il balzo, anche sul territorio "c’è eccome". A pesare c’è un’estate di viaggi e di assembramenti senza cautele sanitarie "e in prospettiva il ritorno in classe che necessariamente provocherà un ulteriore aumento dei contagi, sulla scorta di quanto stiamo rilevando già adesso e che, storicamente, abbiamo potuto notare ad ogni ondata in questo periodo - continua la dirigente Ausl -. Per questo in un contesto di ritrovata normalità, non dobbiamo abbassare troppo la guardia".

Importante insomma è che quelle fasce di popolazione più esposte a rischi sanitari connessi al contagio da Covid "si vaccinino nel corso della prossima campagna influenzale - conclude Angelini -. Una prassi che dovrebbe diventare abituale per gli over65 considerando che il Covid resterà con noi, seppure con conseguenze più ridotte rispetto al passato".