FRANCESCO ZUPPIROLI
Cronaca

Dassilva torna in carcere. Dimesso dall’ospedale dopo 8 giorni di ricovero. Indagine agli sgoccioli

Ieri il 35enne, accusato dell’omicidio di Pierina Paganelli, ha lasciato l’Infermi dove era finito, in psichiatria, per gli effetti di un prolungato sciopero della fame.

Louis Dassilva è stato dimesso dopo otto giorni di ricovero (. foto Migliorini

Louis Dassilva è stato dimesso dopo otto giorni di ricovero (. foto Migliorini

Louis Dassilva torna in carcere. Dopo una degenza di otto giorni, cominciata quando lo scorso 1 maggio il 35enne accusato dell’omicidio di Pierina Paganelli era stato ricoverato all’ospedale Infermi di Rimini a seguito di un "coma metabolico" indotto dalla sciopero prolungato della fame e della sete, ieri alle 14.30 Dassilva è stato dimesso. Le condizioni dell’indagato, infatti, sono tornate entro parametri ritenuti soddisfacenti dai sanitari riminesi, che ieri pomeriggio dopo pranzo hanno accolto in ospedale gli avvocati di Dassilva, Riario Fabbri e Andrea Guidi, e l’ambasciatore del Senegal, come autorizzato dal gip, per poi dare il via libera al rientro del senegalese in carcere. Le condizioni di Louis, che era ricoverato nel reparto di psichiatria dell’Infermi, sono infatti via via migliorate col passare dei giorni grazie alle cure dei sanitari e al fatto che a metà settimana il senegalese aveva anche già deciso di tornare ad alimentarsi autonomamente, spezzando di fatto lo sciopero della fame.

Ora Dassilva è stato riportato dunque in cella, dove si trova detenuto dallo scorso 16 luglio per l’accusa di omicidio volontario pluriaggravato di Pierina – uccisa in via del Ciclamino la sera del 3 ottobre ’23 con 29 coltellate –, ma la battaglia portata avanti dai suoi legali per ottenerne la scarcerazione è ancora lontana dal concludersi. Proprio il prossimo 22 maggio è in agenda una nuova udienza davanti al Tribunale del Riesame. I magistrati bolognesi saranno richiamati a esprimersi sull’ultima ordinanza di rigetto del gip dopo che lo stesso collegio, in altra composizione, aveva comunque deciso qualche settimana fa di mantenere il senegalese in carcere. Ma mentre sulla scacchiera giudiziaria si muovono le pedine degli appelli, su un altro versante del giallo ci sono delle indagini preliminari che non sono mai state così vicine al proprio epilogo. È attesa a giorni infatti la notifica all’indagato della conclusione dell’inchiesta sul delitto di via del Ciclamino: probabile preludio a una successiva richiesta di rinvio a giudizio per Louis Dassilva.

Il tutto mentre al di fuori delle aule e uffici di procura e tribunali è tutto pronto per la spontanea manifestazione organizzata da uno YouTuber che ha chiamato a raccolta fuori dal palazzo di giustizia di Rimini persone da tutta Italia per "manifestare la propria solidarietà per Louis Dassilva, chiedendo una ’verità più colorata’", questo il dichiarato proposito dell’organizzazione dell’evento. La manifestazione, autorizzata dalla questura, si terrà dalle 9 alle 11 senza possibilità alcuna di entrare all’interno del tribunale. La stessa organizzazione, con un video di istruzioni su YouTube, ha reso noto che non saranno ammessi comportamenti violenti di nessun tipo e l’intero evento sarà presidiato dalle forze dell’ordine per garantirne il corretto svolgimento. La stessa locandina del raduno specifica che l’evento sarà una "manifestazione pacifica" di persone provenienti da tutta Italia, sostiene sempre l’organizzazione, che vogliano stare ’Insieme per una verità più colorata’, questo il titolo dell’iniziativa.