Estate da salvare "Il nostro mare è pulito" Lo dicono le analisi richieste dai bagnini

Commissionati a laboratori privati, gli esami sono stati effettuati alla fine della scorsa settimana tra Rimini, Riccione e Cattolica. Diego Casadei: "I valori dei batteri ampiamente sotto i limiti di legge".

Estate da salvare  "Il nostro mare è pulito"  Lo dicono le analisi  richieste dai bagnini

Estate da salvare "Il nostro mare è pulito" Lo dicono le analisi richieste dai bagnini

"Venite a fare le vacanze in Riviera: l’acqua è bella e pulita...". L’ha detto domenica il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad, e lo ribadiscono da giorni i bagnini. Un’azione mediatica, accompagnata da foto dei bagni in mare e di sorrisi postati su centinaia di pagine social, mentre oggi si svolgeranno i primi campionamenti di Arpae (l’agenzia regionale per la protezione ambientale) sulla qualità delle acque del nostro mare. In attesa degli esiti, nei giorni scorsi alcuni bagnini – pagando di tasca propria – hanno commissionato gli esami ad alcuni laboratori privati, per conoscere le condizioni del mare dopo la quantità di acqua scaricata dai fiumi nei giorni dell’alluvione.

I controlli sono stati fatti a Rimini, Riccione, Cattolica e Cesenatico. Gli esiti sulle acque di Rimini sono giunti già nella giornata di venerdì, poi sono arrivati anche i risultati dei controlli fatti a Riccione, Cattolica e Cesenatico. Nel tratto di mare di Rimini, da Torre Pedrera fino a Miramare, sono stati rilevati dei valori di escherichia coli che variano tra 70 e 90, quando il limite fissato è di 500. Solo un po’ più alti i valori a San Giuliano, ma anche qui siamo ampiamente sotto il limite dei 500. E anche per quanto riguarda la concentrazione di enterococchi, stando alle analisi commissionate dai bagnini, è di gran lunga dentro i limiti di legge. Sono stati registrati infatti valori medi tra 20 e 30, quando il limite è 200. In alcune zone, come Torre Pedrera, addirittura il valore era pari a 1.

Insomma: stando agli esami voluti (e pagati) dai bagnini, le acque dell’Adriatico sono pulite e sane. "Sono stati i singoli operatori a muoversi in questo senso – ammette Diego Casadei, presidente regionale di Oasi Balneari e della cooperativa dei bagnini di Riccione – Da quanto abbiamo avuto modo di sapere, i risultati sono molto positivi. I valori dei batteri, escherichia coli ed enterococchi, sono minimi, ben al di sotto dei limiti fissati dalla legge. Risultati che ci rincuorano in attesa delle analisi ufficiali di Arpae". A Riccione, per quanto riguarda l’escherichia coli, sono stati rilevati valori che sono - in media - un decimo rispetto a quelli consentiti.

Oggi si terranno i primi campionamenti ufficiali, quelli affidati ai tecnici di Arpae. I primi prelievi della stagione arrivano in ritardo rispetto agli anni passati, ma questo è dovuto allo slittamento della stagione balneare vera e propria, che doveva partire il 27 maggio e invece scatterà dal 2 giugno. Un posticipo voluto dalla Regione, dopo la devastazione che l’alluvione ha portato in buona parte della Romagna. C’è stato un momento (nei giorni scorsi) in cui la Regione aveva anche valutato di far slittare la stagione balneare, e pertanto anche anche i primi esami sulla qualità delle acque, al 9 giugno. Poi la decisione, in accordo con i sindaci e le categorie, di confermare l’avvio della stagione dal 2 giugno, così come era stato stabilito nei giorni immediatamente successivi all’alluvione. Ma in realtà tutti gli stabilimenti balneari sono già aperti e operativi da settimane, alcuni addirittura da mesi. È proprio per raddrizzare una stagione partita in maniera complicata (dopo l’alluvione sono arrivate tante disdette) che alcuni operatori hanno deciso di verificare le condizioni di salute del mare da subito. E i risultati dei controlli, come detto, sono stati confortanti.

Sul tema delle analisi sulle acque di balneazione,ieri si è tenuto un vertice (in videoconferenza) tra i Comuni costieri e le associazioni dei bagnini, in cui la Regione ha illustrato come ci si muoverà. Oggi sarà effettuato il primo monitoraggio di Arpae in 98 punti lungo tutta la costa (da Comacchio fino a Cattolica), al quale ne seguiranno altri due entro il mese di settembre.

Andrea Oliva

Manuel Spadazzi