
La sindaca di Cattolica Franca Foronchi
Il verdetto, emesso su rinvio della Cassazione, ha sancito l’inefficacia dell’ipoteca costituita sull’area e ha disposto che il bene rientri nella piena disponibilità del patrimonio pubblico del Comune. Inoltre, la Corte ha condannato il ricorrente al pagamento delle spese legali sostenute da Palazzo Mancini in tutti e tre i gradi di giudizio. "Una vittoria importante che va ad aggiungersi agli altri grossi contenziosi che si sono chiusi in questi ultimi mesi – commentano la sindaca Franca Foronchi e l’assessora agli Affari Legali Claudia Gabellini –. È il quarto che definiamo con esito favorevole per il Comune da quando ci siamo insediati. Ora l’area dell’ex Bus Terminal è tornata nella piena disponibilità del nostro patrimonio, senza più alcun vincolo".
La lunga battaglia giudiziaria era iniziata nel 2012, quando una banca aveva iscritto un’ipoteca sull’area su richiesta del concessionario dell’epoca, la Ge.co.park srl. Successivamente, il rapporto tra Comune e concessionario si era concluso, con riconoscimento di un indennizzo per l’immobile realizzato, che tornava così al Comune. Ma la banca si era fatta avanti eccependo la validità dell’ipoteca. Il Comune, tramite il proprio ufficio legale, aveva contestato la richiesta, evidenziando come l’ipoteca non fosse stata autorizzata dal Consiglio comunale. Dopo oltre un decennio di procedimenti e giudizi di merito, è arrivata la conclusione: "È stata una vicenda lunga, complessa e con alterni risultati – spiegano la sindaca e l’assessora –. Ma alla fine i giudici hanno riconosciuto le ragioni del Comune ed emesso una pronuncia con la quale saremo rifusi anche di tutte le spese sostenute per i tre gradi di giudizio". Oggi l’area dell’ex Bus Terminal, finalmente libera da ogni vincolo, ha diverse destinazioni d’uso: parcheggio, sede provvisoria dei Vigili del Fuoco, spazio per attività sociali come il centro I Delfini e per finalità socio-culturali, come quelle promosse dall’associazione Giovannini-Vici.