Filippo Antonelli muore a 41 anni dopo una lunga malattia: addio al giovane papà di due figli

Torre Pedrera in lutto, la moglie Irene: “Ha deciso, con grande fermezza, di voler passare gli ultimi giorni qui, a casa, attorniato dai suoi cari”. L’amico Loris: “Era una persona di altri tempi”. Mercoledì il funerale

Filippo Antonelli, qui con la moglie Irene

Filippo Antonelli, qui con la moglie Irene

Rimini, 26 marzo 2024 – Un intero paese in lutto: tutta Torre Pedrera, località balneare nel Comune di Rimini, abbraccia la famiglia di uno dei suoi migliori ragazzi, conosciuto da tutti, scomparso alle 20.30 di lunedì.

Filippo Antonelli, 41 anni compiuti in gennaio, era malato dall'ottobre 2022, quando un tumore aveva fatto sentire le prime avvisaglie sul suo forte corpo di atleta. Operato una prima volta nel maggio 2023, a Milano, la malattia era sembrata fermarsi. Poi, in settembre, un'altra batosta.

Addio alla professoressa stroncata dalla malattia

Irene, la giovane moglie di Filippo, racconta l'iter della malattia e del calvario del marito con una forza e una lucidità quasi disarmanti. “A questa età i tumori si sviluppano molto velocemente – spiega – Così è stato anche per lui: in febbraio abbiamo tentato un ulteriore intervento all'ospedale di Castelfranco Veneto. Tutto inutile. A quel punto Filippo ha deciso, con grande fermezza, di voler passare gli ultimi giorni qui, a casa, attorniato dai suoi cari”.

E così è stato, spegnendosi poco a poco con accanto la moglie Irene, i sorrisi dei figli Mia, nove anni, e Nicolò, due anni, e la presenza affettuosa della mamma Assunta e del babbo Narciso.

“Famiglia, amici e lavoro – spiega Irene – erano i suoi pensieri costanti. Era un ragazzo molto bello, fuori e dentro. E non lo dico solo io: chi lo ha conosciuto sa che il mio Filippo era una persona fantastica; ha sempre messo il bene degli altri davanti a tutto il resto”.

A conferma di tutto ciò, anche su Facebook in queste ultime ore non si contano i messaggi di condoglianze di amici e conoscenti. Filippo, infatti, era molto noto in zona come meccanico all'interno dell'officina di famiglia, situata in via San Giovanni in Bagno, che gestiva insieme al fratello Simone e ai genitori.

L'amico Loris lo ricorda come “una persona di altri tempi, molto schietto; se ti doveva dire una cosa non faceva tanti giri di parole, ma nello stesso tempo aveva un cuore grandissimo e si faceva in quattro per tutti.”

Alessandro si rivolge al 'Mister', dicendogli “il mio più grande rimpianto è non averti avuto allenatore almeno per un'annata intera, però ho conosciuto una persona stupenda, sempre sorridente e pronto a parlarti e darti consigli se ce ne era bisogno.”

“Filippo era un grande appassionato di calcio, fan sfegatato del Milan – ricorda Irene – Se abbiamo avuto qualche discussione, nella nostra vita coniugale, è stato solo perché io, invece, sono juventina. Mio marito aveva iniziato a giocare all'età di cinque anni, arrivando a militare nella squadra del Torre Pedrera, di cui fu poi allenatore e che ha chiuso l'attività due anni fa. So che non può consolarmi dalla sua mancanza, ma il pensiero che se ne è andato come avrebbe voluto, a casa sua e serenamente, mi aiuta molto. Pensavamo che dormisse, lunedì sera, invece aveva varcato la porta senza avvisarci...”,

Come centrocampista, Antonelli aveva giocato anche a San Marino nel club di Borgo Maggiore, conquistando la Coppa Titano e la Supercoppa Sammarinese nel 2014, con un totale di sei presenze nelle Coppe Europee e la convocazione con San Marino nella Coppa delle Regioni della Uefa del 2013.

L'ultimo saluto a Filippo sarà domani, mercoledì, alle 15.30 alla chiesa Beata Vergine del Carmine di Torre, in piazza Sacchini, dove, a partire dalle 11, verrà allestita la camera ardente.