
L’8 settembre 1920 un baldanzoso Gabriele D’Annunzio promulgava a Fiume la “Carta del Carnaro”, la costituzione che sarebbe entrata in vigore nel territorio da egli stesso governato sotto il nome di Reggenza Italiana del Carnaro, organismo autonomo rispetto al Regno d’Italia. Questo atto era stato concepito dalla mente di Alceste De Ambris, che voleva dare “al mondo l’esempio di una Costituzione che in sé accolga tutte le libertà e tutte le audacie del pensiero moderno”; era stato poi rielaborato dal poeta in una forma letteraria talmente inconsueta che molti considerano la Carta, oltre che suggestiva, la costituzione più bella del mondo. Il...