I frontalieri scrivono al governatore Bonaccini: "Un tavolo per superare le discriminazioni"

Delegazione di lavoratori frontalieri e pensionati interviene con Bonaccini per discutere doppia imposizione sulle pensioni e altre problematiche. Chiedono tavolo bilaterale per superare discriminazioni.

Martedì scorso una delegazione di lavoratori frontalieri e pensionati ex frontalieri è intervenuta all’incontro organizzato dal Partito dei socialisti e democratici con il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini per discutere del futuro di San Marino e della Regione Emilia-Romagna in Europa. I lavoratori hanno consegnato al governatore una lettera con l’elenco delle problematiche che li sta attanagliando, "prima fra tutte – spiegano – la doppia imposizione applicata sulle loro pensioni, nonostante una convenzione sottoscritta da Italia e San Marino nel 2014 preveda che le pensioni di sicurezza sociale debbano essere tassate solo in uno Stato e nonostante l’applicazione della doppia imposizione da parte dell’Italia e di San Marino sia in contrato con le indicazioni dell’Ocse". Nell’elenco anche la questione "del mancato riconoscimento a favore dei frontalieri dei permessi per l’assistenza a familiari con gravi problemi di salute o con disabilità, previsti invece per i lavoratori sammarinesi e la questione del mancato riconoscimento degli assegni familiari. Dal 1° agosto 2022, infatti, San Marino ha revocato gli assegni familiari in favore dei lavoratori frontalieri, i quali, pur potendo richiedere allo Stato italiano il cosiddetto assegno unico erogato in base all’Isee, subiscono comunque un trattamento economico differenziato rispetto ai lavoratori sammarinesi". La richiesta è quella di istituire "un tavolo bilaterale ad hoc tra i due Stati – concludono – che possa superare le discriminazioni ed in particolar modo alla Regione Emilia Romagna di attivarsi per stimolare il governo italiano per attivarsi a concludere l’iter avviato nella precedente legislatura per arrivare al più presto allo Statuto del lavoratore frontaliere che definisca un quadro chiaro dei diritti dei lavoratori frontalieri a prescindere dall’area geografica di provenienza".