Il Comune anticipa la Bolkestein Le spiagge della zona sud all’asta

Undici aree del litorale, di proprietà dell’ente, saranno cedute: la più grande vale almeno 493mila euro

Il Comune anticipa la Bolkestein  Le spiagge della zona sud all’asta

Il Comune anticipa la Bolkestein Le spiagge della zona sud all’asta

Spiagge all’asta a Riccione. C’è anche uno stabilimento intero, o quasi, che viene offerto a 493mila euro. Non è l’effetto Bolkestein perché la spiaggia in questione è di proprietà del Comune, e non del Demanio. Il Comune da tempo ha acquistato i terreni dai Ceschina nella zona sud della città. I lotti si trovano tra la sabbia e il lungomare di viale Torino. Hanno grandezza differente a seconda della zona o stabilimento in cui ci si trova. In questa parte del litorale gli stabilimenti sono in parte su area in proprietà del Comune, il rimanente è concessione demaniale. A volte poche decine di metri quadrati altre volte le metrature sono consistenti. La precedente amministrazione aveva voluto procedere con la vendita delle aree arrivando all’inizio della stagione 2021 con il bando. Non tutti i lotti venero venduti. Un parte rimase in capo al Comune che oggi torna a offrire la possibilità di acquistarli, in anticipo rispetto alle evidenze pubbliche per le concessioni demaniali che dovrebbero arrivare entro il 2024.

Le date da tenere a mente sono il 29 e il 30 giugno. In questi due giorni si terranno il bando di gara per 8 lotti le cui aste in passato erano andate deserte, e il giorno successivo andranno all’asta altri tre lotti per la prima volta.

Il lotto più grande è quello di uno stabilimento vicino al confine con Misano, il 5. Qui la sabbia di proprietà del Comune, per anni data in affitto, arriva a 2.662 metri quadrati. Il valore al quale l’amministrazione è pronta a vendere si basa su perizie e arriva a 493mila euro. Si tratta dell’area più ampia tra quelle messe all’asta e a bando. I rimanenti hanno dimensioni inferiori, ma restano importanti perché riguardano l’area degli stabilimenti in cui sussistono le cabine, la casetta del bagnino e altri manufatti. Di fatto è l’area operativa dello stabilimento. Diventarne proprietari consentirebbe di mettere un piede sull’arenile rendendo complicato per chiunque fare un’offerta per la semplice sabbia dove si trovano gli ombrelloni nel momento in cui le concessioni demaniali andranno a evidenza pubblica. Il Comune venderà il semplice suolo e non i manufatti "rispetto ai quali il Comune non assume alcun obbligo di liberazione eo garanzia" è scritto negli atti.

Ci sono lotti con un prezzo di 73mila euro, 55mila, 48mila e altri con valori inferiori. Le superfici, tolto il lotto da oltre 2mila metri quadrati, variano tra i 300 e quelli più piccoli per poche decine di metri quadrati.

Andrea Oliva