Il dovere di essere trasparenti

Segue dalla Prima

Hanno puntato il dito sulla siccità, dopo aver sempre detto che a innescare i divieti di balneazione erano le forti piogge. Hanno parlato di acque stagnanti, quando da settimane il mare è mosso. Hanno contestato le contro analisi del Comune di Rimini, senza mettere in conto l’errore umano. Un evento straordinario, l’hanno definito. Che però si sarebbe manifestato solo in alcuni tratti di costa per poi svanito senza un apparente motivo.

Domande e sospetti sono doverosi in un momento così delicato di una stagione già in sofferenza per la riapertura dei mercati esteri e del Covid. Non si tratta di difesa d’ufficio e neppure di teorie complottistiche. Si chiede un atto di coraggio da chi sa e omette. Si chiede trasparenza. La stessa che si pretende dal nostro mortificato mare.

Carlo Andrea Barnabè