DONATELLA FILIPPI
Cronaca

Il Rimini è appeso a un filo. Tra trattative e illusioni, cessione per ora esclusa . Tutte le offerte respinte

Il futuro della società resta incerto: stretta tra problemi economici, penalizzazioni e una proprietà che continua a cercare finanziatori per evitare il peggio. A dieci giorni dalla scadenza decisiva, è corsa contro il tempo.

Il futuro del Rimini resta incerto. Dopo settimane di silenzi, la presidente Stefania Di Salvo ha ammesso le difficoltà, ma le rassicurazioni non bastano più

Il futuro del Rimini resta incerto. Dopo settimane di silenzi, la presidente Stefania Di Salvo ha ammesso le difficoltà, ma le rassicurazioni non bastano più

Dieci giorni scrivere il futuro del Rimini. Sperando che su quel libro non ci finisca per l’ennesima volta nella storia della prima società calcistica cittadina, la parola fallimento. Perché nel giro di qualche mese il pallone biancorosso si è sgonfiato all’improvviso. Stipendi non pagati, penalizzazioni, tifosi infuriati. E ora da settimane è una silenziosa corsa contro il tempo. Vissuta anche un po’ ’alla cieca’. Nella speranza, invece, che a Zurigo, o a Campobasso, qualcuno una strategia precisa ce l’abbia. Che sicuramente non è quella di cedere il centenario club di Piazzale del Popolo. Anche perché le proposte ricevute sin qui, una volta fatta una primissima verifica, non sono state prese in considerazione. Compresa quella di una vecchia conoscenza del calcio romagnolo (ex Santarcangelo), Nicola Di Matteo. Così, ormai da giorni la presidente Stefania Di Salvo e il marito Stefano Petracca stanno lavorando per cercare finanziatori. Un lavoro che per ora ha portato sul conto corrente del club biancorosso poco più di 400mila euro. Non abbastanza per dare lunga vita al Rimini, questo è certo. Solo una piccola boccata d’ossigeno nel momento in cui la società ne era a corto. Stipendi di maggio quindi pagati (quelli che comunque lasceranno in eredità la penalizzazione di quattro punti nel prossimo campionato) e poco più. Il futuro, quindi, è ancora in bilico e questo ha scatenato i tifosi che da settimane chiedono spiegazioni. Solo con un comunicato, ormai giorni fa, la presidente Di Salvo ha fatto sentire la propria voce cercando di rassicurare tutti, dopo aver messo finalmente in piazza le difficoltà economiche attraversate. Parole che a oggi sono supportate solo da fatti di poco conto. Le sorti del Rimini preoccupano i tifosi, i tesserati ancora sotto contratto, ma anche le decine di ragazzi del settore giovanile e le loro famiglie. Nessuna rassicurazione per loro da una società che si è sempre detta una famiglia. Una famiglia sì, che alla prima difficoltà si è disunita lasciando in balia del vento tifosi, tesserati e ragazzini che hanno soltanto voglia di tirare due calci a un pallone. Sicuramente non un bel modo di fare.