"Il modello di prova è stato portato via. Poi è scoppiato il caso"

Nessuna traccia delle sagome a terra per ricordare il personale sanitario vittima del conflitto in Medio Oriente all'ospedale Infermi di Rimini. La polemica è nata da una foto di una prova di stampa. Resta incerto il numero di sagome che verranno posizionate e verrà fatta una raccolta fondi per sostenere l'iniziativa. Si prevede anche uno spettacolo teatrale sulle storie di fratellanza durante il conflitto in ex Jugoslavia.

Il giallo della sagoma. Ad oggi all’ospedale Infermi di Rimini non c’è traccia delle sagome a terra per ricordare il personale sanitario vittima del conflitto che si sta consumando in Medio Oriente. L’unica fotto scattata, su cui si è generata la polemica avanzata dal ministro leghista Matteo Salvini, riguarda una prova di stampa.

"Quella sagoma era un test" precisa Jonathan Montomoli, dirigente medico dell’Unità Operativa Anestesia e Rianimazione, uno dei promotori dell’iniziativa Rimini4Gaza. "Era il 12 di gennaio quando è stata posizionata. Era una prova per capire se era adatta a rimanere a terra senza creare criticità". Il luogo scelto non era particolarmente frequentato, ma nella notte è accaduto qualcosa. "Il mattino successivo ci siamo recati sul posto per toglierla, ma non c’era più. Ad oggi non sappiamo chi l’abbia tolta, visto che non siamo stati noi a farlo. Forse a rimuoverla è stato chi l’ha fotografata e successivamente ha fatto in modo che venisse resa pubblica".

La polemica innescata dal ministro è arrivata un paio di settimane più tardi rispetto al test di stampa fatto dopo le festività natalizie.

Ancor oggi resta un punto interrogativo il numero di sagome che verranno posizionate a terra in ospedale. Ieri gli organizzatori non l’hanno svelato. Ciò che è certo è la raccolta fondi che verrà fatta per sostenere l’iniziativa e quelle successive. "Intendiamo realizzare anche uno spettacolo teatrale in cui saranno narrate storie di fratellanza tra persone in guerra su fronti opposti. Storie risalenti al conflitto in ex Jugoslavia".