ANDREA OLIVA
Cronaca

In piazza contro le Poste: "No ai tagli di altri uffici"

Mercoledì la protesta di Cgil davanti alla sede centrale all’Arco d’Augusto. Ieri lo sciopero dei lavoratori di E-Distribuzione, i sindacati: "Gravi criticità".

La protesta alle Poste di Corpolò

La protesta alle Poste di Corpolò

Protesta davanti alla sede centrale delle Poste di Rimini, all’Arco d’Augusto. Ad annunciare la manifestazione è la Cgil, pronta a far sentire la voce dei cittadini contrari al piano di riorganizzazione che porterà alla chiusura di 700 uffici postali sull’intero territorio nazionale. La provincia di Rimini non è estranea al piano. "Da gennaio 2025 - ricordano dal sindacato - sono stati chiusi gli uffici postali di Corpolò, Vergiano, San Lorenzo in Correggiano, mentre l’ufficio di Bellaria è già stato oggetto di una forte riduzione dell’orario di servizio. Si tratta di una misura che incide pesantemente su migliaia di cittadini, in particolare sulle persone anziane, con disabilità, o che vivono nelle zone meno centrali del territorio". "Per molti di loro – continua la Cgil – l’ufficio postale non è solo un punto di accesso ai servizi finanziari e postali, ma un presidio sociale, un luogo di vicinanza e di riferimento quotidiano". Mercoledì prossimo il presidio: la protesta inizierà alle 10 davanti alla sede centrale di Poste a Rimini, all’Arco d’Augusto. Nell’occasione il sindacato sosterrà anche le ragioni del ‘Sì’ ai referendum su lavoro e cittadinanza. Interverranno al presidio la consigliera regionale del Pd, Alice Parma e l’assessore ai servizi civici Francesco Bragagni, insieme alla segretaria generale di Cgil Francesca Lilla Parco.

Intanto ieri è andato in scena lo sciopero dei lavoratori di E-Distribuzione, la più grande società del gruppo Enel, "contro le imposizioni e le gravi criticità aziendali", dicono dalla Cisl, Uil e Cgil. L’adesione è stata molta alta, conferma il sindacato. A Rimini hanno scioperato i dipendenti della sede, all’incrocio tra la Statale 16 e via Covignano.

a.ol.