La battaglia dei salvataggi. I bagnini: "Noi contrari a riorganizzare il servizio. Potenziarlo costa troppo"

Dopo l’esposto in Procura degli ’angeli rossi’ contro la nuova ordinanza che elimina la pausa pranzo, si schierano anche le associazioni dei balneari . Casadei (Oasi): "Impossibile assumere altri baywatch per poche ore".

La battaglia dei salvataggi. I bagnini: "Noi contrari a riorganizzare il servizio. Potenziarlo costa troppo"

La battaglia dei salvataggi. I bagnini: "Noi contrari a riorganizzare il servizio. Potenziarlo costa troppo"

La battaglia dei marinai di salvataggio contro la riorganizzazione del servizio è finita in Procura. Con l’esposto presentato da Roberto Biagini, avvocato ed ex assessore al demanio, per conto dell’associazione dei baywatch riminesi guidata da Maurizio Bardeggia, contraria alla rivoluzione imposta dalla Regione. Da quest’anno su tutta la costa romagnola il servizio di salvamento andrà garantito senza interruzioni dalle 9,30 alle 18,30, anche all’ora di pranzo. Fino all’anno scorso i marinai di salvataggio facevano un’ora di pausa e issavano bandiera rossa. Da quest’anno, dalle 12,30 alle 14,30, si dovranno alternare: mentre uno fa la pausa di un’ora, il vicino dovrà sorvegliare anche la sua zona, per poi darsi il cambio. Che significa dover sorvegliare, per un’ora, 300 metri di fronte anziché 150. Da qui la decisione dei marinai di salvataggio di presentare l’esposto alla Procura, dopo aver discusso invano la questione con Regione e comuni.

Di sicuro i bagnini (pagano loro il servizio di salvamento) non ci pensano affatto ad aumentare il numero di baywatch per la pausa pranzo. "Sarebbe un problema, dal punto di vista organizzativo e di costi – dice Diego Casadei, il presidente dei bagnini di Oasi – Ma una cosa va detta. Noi siamo come cooperative bagnini che come associazioni di categoria ci eravamo opposti alla riorganizzazione del servizio, fin da quando se ne è cominciato a parlare nel 2023. Alla Regione e alla capitaneria di porto avevamo detto che il servizio funziona bene già così. Perché i sindacati perché non si sono opposti nelle prime riunioni? Sapevamo che ci sarebbero stati problemi,

la Capitaneria di porto ha insistito e la Regione è arrivata a questa soluzione frutto di una mediazione. Non siamo stati di certo noi a spingere". Sulla stessa linea anche Mauro Vanni, presidente dei balneari di Oasi. Che aggiunge: "All’ora di pranzo c’è poca gente che fa il bagno, cambia poco 150 o 300 metri. I marinai di salvataggio dovranno garantire la loro presenza, ma non saranno più responsabili di prima. Non sta a loro determinare come si fa il servizio".

Manuel Spadazzi