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La Gran Bretagna e i rimpianti per la Brexit. Quattro anni dopo molti vorrebbero tornare nell’Ue
La Brexit è l’uscita della Gran Bretagna dall’Ue. Il referendum del 23 giugno 2016 attestava che il 52% della popolazione era per il ‘leave’, cioè uscire dall‘Ue, e il resto per il ‘remain’, vale a dire per restare. Va detto che storicamente la Gran Bretagna non è mai stata così tanto d’accordo a entrare nell’Unione Europea. Infatti, questo malcontento ha portato gli antieuropeisti a chiedere al parlamento britannico l’applicazione dell’articolo 50. Tale processo, iniziato nel marzo 2017, si è concluso nel dicembre 2020. Oggi, quattro anni dopo, sono molti i rimpianti. Infatti, il 58,5% si unirebbe all’Europa, il 41,5% invece è rimasto dell’idea contraria. Tra le svariate criticità emergono: la carenza di personale non specializzato, il calo di studenti dell’Ue presso le università britanniche molto costose, i difficili spostamenti tra il continente e l’isola. I treni Eurostar, infatti, nelle ore di punta attraversano la Manica con centinaia di posti vuoti perché la polizia di frontiera non è in grado di verificare i passaporti abbastanza velocemente. Per non parlare dell’aumento dell’emigrazione clandestina, infatti solo nel 2022 sono stati quattro gli sbarchi.
Lorenzo Carlini 3 F