La pista del rogo doloso: si cerca l’innesco

Un incendio distrugge Il Kiosko, sospetti di ritorsione da parte di un cliente. Indagini in corso dei carabinieri e vigili del fuoco per chiarire la causa e la natura dell'evento. Voci di paese contrastano con le dichiarazioni del proprietario.

La pista del rogo doloso: si cerca l’innesco

La pista del rogo doloso: si cerca l’innesco

Cosa c’è dietro il rogo che che ha spazzato via Il Kiosko? Potrebbe davvero di trattarsi della ritorsione messa in atto da un cliente, come si vocifera insistentemente in paese? Sono queste le domande a cui gli investigatori della compagnia dei carabinieri di Novafeltria stanno cercando di dare una risposta. La Procura ha aperto un fascicolo per fare luce sull’incendio che, intorno alle 1.15 della notte tra domenica e lunedì, si è sviluppato a partire dal lato sud della struttura, riducendola in cenere. I nodi da sciogliere sono tanti. A cominciare dalla natura dell’incendio: dolosa oppure accidentale? Tutti gli elementi emersi fin qui fanno propendere per la prima ipotesi.

L’ultima parola spetterà adesso agli specialisti del nucleo investigativo antincendio dei vigili del fuoco. A loro il compito di ricostruire la causa che ha scatenato le fiamme. In settimana gli esperti svolgeranno un altro sopralluogo, dopo quello già effettuato l’altro ieri. La loro relazione sarà determinante per capire in quale direzione dovrà svilupparsi l’indagine. Continuano intanto le ricerche del possibile innesco utilizzato dal presunto piromane, finora senza esito. Le indagini dei carabinieri proseguono nel massimo riserbo.

In paese continuano a rincorrersi le voci riguardanti uno ’strano’ episodio che sarebbe avvenuto domenica sera. Un cliente del Kiosko, allontanato dai titolari a causa del suo comportamento molesto, prima di andarsene avrebbe giurato di voler dare fuoco al locale. Racconti di paese, che al momento non trovano corrispondenza nelle indagini. E nemmeno nelle dichiarazioni rese dallo stesso Filippo Malatesta. "Io non litigo mai con nessuno e non è vero che c’è stato un diverbio con un cliente", ha detto il cantautore.