Se amministratori e politici si fronteggiano nella battaglia dei cieli per gli aeroporti di Forlì e Rimini, Confindustria Romagna tiene i piedi per terra e pensa ai treni ritenendo indispensabile l’alta velocità sulla direttrice che da Bologna giunge all’Adriatico. "Le recenti dichiarazioni del viceministro Galeazzo Bignami sull’alta velocità ferroviaria a 300 chilometri orari in Romagna –osserva Confindustria Romagna – rinnovano finalmente l’attenzione su un’infrastruttura indispensabile, che la nostra associazione ha immaginato già nel 2021, con la prima proposta operativa del progetto Città Romagna".
Già allora l’associazione chiedeva: "Un’alta velocità vera, con binari dedicati, baricentrica rispetto alla nostra area metropolitana e al servizio di un milione di abitanti: cittadini, imprese, professionisti, studenti, turisti". Dopo le parole del viceministro che ha posto nuovamente l’attenzione su questo tipo di infrastruttura, Confindustria Romagna "invita tutti i decisori locali e nazionali a incanalare energie, riflessioni e dibattiti su questo obiettivo strategico e cruciale, anche dopo la fine della campagna elettorale, perché si tratta di un obiettivo che non ha colore politico ma solo ricadute positive per tutta la comunità: un’opportunità straordinaria per una Romagna più forte, competitiva e attrattiva".