"La Valmarecchia è terra di favole"

Il regista Antonio Bigini e il successo del film "Le proprietà dei metalli", che parla tanto riminese

"La Valmarecchia è terra di favole"

"La Valmarecchia è terra di favole"

Una fiaba dalle tinte meravigliose e finale sospeso. Le proprietà dei metalli è il film del regista Antonio Bigini che, dopo il significativo passaggio alla Berlinale, ha debuttato nei giorni scorsi nelle sale. Il tema dell’infanzia, il rapporto di un bambino col padre alcolizzato e il lutto della madre, su tutto gli anni ’70 narrati attraverso le vicende soprannaturali del protagonista interpretato brillantemente dal riminese Martino Zaccara. Lui recita il ‘mini Geller’ che piega il duro ferro con la mente. Poi l’epifania di uno scienziato americano venuto per studiare i poteri del bambino e promettere soldi a una famiglia in difficoltà economiche. Fra le comparse ci sono alcuni giovani e adulti riminesi. Bellissima la fotografia del film, con un Montefeltro a dir poco lunare. E domenica sera nella sala colma del cinema Gambrinus di Pennabilli (dove sono state girate molte scene del film), Bigini non poteva che essere accolto con tantissimi applausi alla presentazione della pellicola.

Come è andata alla Berlinale?

"È stato un grande onore e una grande festa. Fantastico presentare il mio primo film in un contesto così prestigioso. Èd è stato bellissimo condividere tutto ciò con la troupe portando a Berlino anche alcuni dei miei giovanissimi attori".

Perché Pennabilli?

"È il luogo da cui tutto è partito, perciò sono venuto qui di persona".

Descrivere l’entroterra riminese attraverso il cinema: lo farà ancora?

"Sono luoghi che stimolano l’immaginazione, dai quali mi piace farmi inspirare. Non posso dire che il prossimo film lo girerò da queste parti, ma la voglia di ritornarci c’è. In realtà sto pensando di farne uno ambientato sulla costa romagnola. Ma è prematuro parlarne, non anticipo nulla".

L’Appennino può donare ancora altro a livello di storie umane e personali?

"Questi luoghi hanno un potenziale di storie infinito e vantano una scenografia e una bellezza incredibili, con la ricchezza di tantissime vicende impresse nella memoria collettiva".

Il suo film è un inno all’infanzia perché l’infanzia conta anche nell’età adulta?

"L’infanzia è la stagione dell’incanto che a un certo punto finisce con la sua magia, la storia del film è proprio questa, avvolta in questa meraviglia".

Cosa si aspetta dopo i primi successi ottenuto con Le proprietà dei metalli?

"Il film è uscito il 18 maggio, sto girando molte città per un intenso tour di presentazione. Speriamo che altre sale vogliano metterlo di nuovo in programma e che io possa continuare a fare altri film".

Andrea G. Cammarata