"L’ex pensione Velvet di via Portofino - proprio quella del sottopasso rimasto ’fantasma’ per anni - a Marebello è una vergogna, un luogo di degrado dove bivaccano barboni e clandestini, dove avviene spaccio di droga e dove le lucciole che battono tutte le sere le strade della vicina via Regina Margherita si infrattano con i clienti. Siamo stanchi, qualcuno deve intervenire". Un manipolo di residenti e confinanti con la struttura fatiscente ha esaurito la scorta di pazienza. E chiede "una soluzione che metta fine a questo scandalo".
I cittadini hanno anche realizzato, in questi mesi, una sorta di book fotografico del degrado. Si possono vedere persone che entrano ed escono dalla scheletrica struttura, chiusa da oltre una decina d’anni senza segni di possibile ’rianimazione’. In alcuni scatti si ammirano anche panni e capi d’abbigliamento attraverso le finestre, ’regolarmente’ prive di vetri e infissi. "All’interno c’è chi si cucina da mangiare accendendo pericolosamente qualche fuocherello – dice una donna –. Queste persone utilizzano quelle che erano le camere d’albergo, da anni dismesso, per abitarci oppure fare i loro loschi traffici". "Polizia e carabinieri sono venuti qui più volte – aggiunge un uomo –. A volte vengono anche di notte, in abiti borghesi. E’ capitato che abbiano portato via, immagino per controlli o in stato di fermo, alcune delle persone trovate all’interno. Peccato che il giorno dopo, al massimo due giorni, quei soggetti ce li ritroviamo a fare le stesse cose di prima. Evidentemente anche le forze dell’ordine hanno le mani legate". "Noi residenti non sappiamo più a che santo rivolgerci – fa eco un padre di famiglia che abita nella strada –. Di fianco all’ex Velvet c’è un albergo che accoglie bambini e ragazzi provenienti dall’Ucraina. A non più di 150 metri c’è la scuola alberghiera Malatesta. E poi ci siamo noi residenti. E siamo stanchi".
Mario Gradara